Di porte e di scrittura

Creato il 23 gennaio 2012 da Automaticjoy

千 doors, Choi Jeong-hwa (source)

In questi giorni non faccio altro che scrivere. Scrivo la tesi a fasi piuttosto alterne: ci sono momenti in cui, parafrasando gli Afterhours, ho tutto in testa ma non riesco a scriverlo, e altri in cui inizio a buttare giù idee come una furia, quasi inconsapevole di quello che sta uscendo mentre batto all'impazzata sulla tastiera. Certo, non sarebbe male se la mia relatrice mi rispondesse per darmi qualche dritta: ogni giorno di silenzio mi fa immaginare eventi catastrofici, tipo che il mio primo capitolo sia un disastro e vada completamente riscritto pena la bocciatura in sede di laurea (mai accaduto, sarò la prima a meritare tanta infamia).
Scrivo un sacco di recensioni delle cose che guardo - tante, ma mai abbastanza - più che altro per tenere a mente tutto. A volte mi prende questo "sacro fuoco" e ho bisogno di sfogarlo in qualche modo, che mi si legga o meno non importa. Riempire questo blog di parole per me è un po' un allenamento, uno sperimentare e cercare di migliorare me stessa, di vedere ogni volta un po' più a fondo nelle cose.
Purtroppo dobbiamo anche dormire, quindi finisco per togliere tempo ad alcune attività. Di solito è la lettura che viene penalizzata: ho Il nome della rosa, peraltro bellissimo, che languisce da settimane sulla scrivania e prosegue lentamente, un capitolo per volta.
Mi fa un po' strano pensare che si stia avvicinando a grandi passi il giorno in cui compirò 26 anni. È un numerone, 26. Non so mai cosa dire quando mi si chiede come ti immagini tra tot anni, ma sono piuttosto convinta che la me adolescente immaginasse la me ventiseienne un po' più "concreta" di come sono ora. Con progetti concreti per il futuro, una concreta idea di quel che farò. Del resto gli adolescenti sono sempre molto netti e molto certi di sapere ciò che vogliono, anche se in realtà non sanno nulla.
La verità è che sono ancora parecchio confusa, e certi giorni penso che non sia necessariamente un bene avere ancora tante porte davanti, pronte per essere aperte.
P.S.: credo sia più o meno obbligatorio essere inondati di guai informatici mentre si cerca in ogni modo di laurearsi: negli ultimi giorni la mia connessione internet ha dato segni di cedimento, fino a morire del tutto. Spero di essere riuscita finalmente a risolvere anche questa, ma nel caso non aveste mie notizie per qualche giorno non disperate, non mi sono ancora buttata di testa giù dalla finestra.

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