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Di pubblicità sceme, omosessuali che non sanno cucinare e cacca

Creato il 07 agosto 2014 da Pontomedusa @Pontomedusa

Come vi avevo già accennato, in fondo non rimpiango di non lavorare nella pubblicità, considerando quali scemenze sfornano le agenzie italiane.

Con questa pubblicità Findus se la tira un casino sostenendo di avere sdoganato l’omosessualità anche nella pubblicità. Dimenticano un commercial Ikea di qualche anno fa in cui, in mezzo ad altre situazioni e senza fanfare, due ragazzi uniscono i due letti singoli, come ammettendo di essere una coppia. Che poi, a me ha sempre ricordato il cugino di Checco Zalone in Cado dalle nubi, ma vabbè.

Ma torniamo alla pubblicità Findus, dove la madre riempie di complimenti il coinquilino del figlio per le sue capacità culinarie, consistenti nello sbattere un sacchetto nel microonde per tot minuti.
Quando i due giovini confessano di essere in realtà fidanzati, lei si limita a dire “Lo avevo capito, sciocconi”. Signora, lei è molto acuta e molto moderna, ma di cucina non capisce un cazzo.

Abbiamo poi la pubblicità Tre, in cui un tizio dice “Così sistemo mia moglia e mia figlia!” e poi si vede la gente al bar a vedere la partita dell’Italia.
Che di per sé non avrebbe niente di male, se il giorno prima un uomo non avesse ucciso la moglie e i figli per poi andare a vedere la partita dell’Italia al bar.

Ecco, cari ragazzi, voi pensavate che la ragazza dei vostri sogni si stesse mettendo il reggicalze in previsione del dopocena, e invece le è scappato all’improvviso di fare la cacca.
Tutto il contrario della ragazza del Viakal, che emette gemiti mentre è in bagno. Gli amici immaginano comprensibilmente che stia facendo un numero due, meno comprensibile è che sulla base di questa convinzione si precipitino tutti in bagno per assistere allo spettacolo. Per fortuna, sta solo facendo le pulizie.


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