Immaginate semplicemente una tutta spettinata, come del resto sempre ultimamente, del peso di soli ottanta chili quando nella normalità ne pesa meno di sessanta, con tutte le possibili rughe da arrabbiatura impresse sul volto e il fumo che le esce dalle orecchie. Ah, e le mani tremanti, che le prudono tanto ma che per fortuna sa tenere al loro posto. Eccomi: io ieri pomeriggio quando sono scoppiata con mio figlio. Quel rompiballe di mio figlio. Quell' irrispettoso, maleducato, viziato, capriccioso e dispettoso di mio figlio.Non ho nemmeno la voglia di raccontare perchè sono arrivata a quel punto. Cambia poco. Ci sono arrivata. Sono esplosa. Ho dato il peggio di me. Sono tornata a casa, non ho più voluto saperne di lui, mi sono chiusa in camera e ho cercato di rilassare il cuore, che andava a mille, il respiro, perchè sembravo reduce da una maratona, e le lacrime, che ho versato in abbondanza.Lo so che non sono perfetta, lo so che ho gli ormoni un pò scombussolati ma sta di fatto che non dovrei esplodere così. Non insegno nulla, mi faccio venire il sangue marcio e mi rovino la giornata, compresa anche quella dopo. Della serie passare dalla parte del torto.I sensi di colpa sono quindi inevitabili e la stanchezza che ne deriva è tanta. Non so come si insegni il rispetto per gli altri, quale sia la formula magica per ottenere l'ascolto di quello che si dice, come si faccia a non farsi prendere in giro dal proprio figlio, cerco di dimostrare, di essere un esempio, poi però divento una specie di mostro arrabbiato e cancello tutto, tutto il lavoro fatto, tutte le volte che mi sono morsicata la lingua, tutte le volte che ho cercato di spiegare, chiedere, dialogare. Non credo che le urla servano a qualcosa, non si impara nulla da un'isterica, non si ottiene nulla a lungo termine con i toni alti. So che lui si ricomporterà esattamente allo stesso modo di nuovo, perchè ultimamente è così. Ribellione fino allo sfinimento. Ma io mi sono rotta le palle e poi scoppio. Mai un grazie, mai un abbraccio spontaneo, mai un sì mamma . E io parlo, spiego, rispiego, faccio cartelli delle regole, minaccio, punisco, abbraccio e non vedo risultati. Sarei anche un pò stufa alle volte. Gli errori sono sicuramente miei, nostri. Da qualche parte c'è la falla. Perchè non si nasce stronzi. E i genitori hanno un ruolo enorme su come vengono su i figli, non raccontiamoci balle. Se quel bambino è insopportabile è difficile che non si faccia il pensiero per forza con un genitore così. Non vedo perchè il mio dovrebbe essere diverso. So anche che non è nulla di così grave, nulla di ingestibile anche se spesso sembra sfuggirmi dalle mani, niente di drammatico. Però che palle.
Immaginate semplicemente una tutta spettinata, come del resto sempre ultimamente, del peso di soli ottanta chili quando nella normalità ne pesa meno di sessanta, con tutte le possibili rughe da arrabbiatura impresse sul volto e il fumo che le esce dalle orecchie. Ah, e le mani tremanti, che le prudono tanto ma che per fortuna sa tenere al loro posto. Eccomi: io ieri pomeriggio quando sono scoppiata con mio figlio. Quel rompiballe di mio figlio. Quell' irrispettoso, maleducato, viziato, capriccioso e dispettoso di mio figlio.Non ho nemmeno la voglia di raccontare perchè sono arrivata a quel punto. Cambia poco. Ci sono arrivata. Sono esplosa. Ho dato il peggio di me. Sono tornata a casa, non ho più voluto saperne di lui, mi sono chiusa in camera e ho cercato di rilassare il cuore, che andava a mille, il respiro, perchè sembravo reduce da una maratona, e le lacrime, che ho versato in abbondanza.Lo so che non sono perfetta, lo so che ho gli ormoni un pò scombussolati ma sta di fatto che non dovrei esplodere così. Non insegno nulla, mi faccio venire il sangue marcio e mi rovino la giornata, compresa anche quella dopo. Della serie passare dalla parte del torto.I sensi di colpa sono quindi inevitabili e la stanchezza che ne deriva è tanta. Non so come si insegni il rispetto per gli altri, quale sia la formula magica per ottenere l'ascolto di quello che si dice, come si faccia a non farsi prendere in giro dal proprio figlio, cerco di dimostrare, di essere un esempio, poi però divento una specie di mostro arrabbiato e cancello tutto, tutto il lavoro fatto, tutte le volte che mi sono morsicata la lingua, tutte le volte che ho cercato di spiegare, chiedere, dialogare. Non credo che le urla servano a qualcosa, non si impara nulla da un'isterica, non si ottiene nulla a lungo termine con i toni alti. So che lui si ricomporterà esattamente allo stesso modo di nuovo, perchè ultimamente è così. Ribellione fino allo sfinimento. Ma io mi sono rotta le palle e poi scoppio. Mai un grazie, mai un abbraccio spontaneo, mai un sì mamma . E io parlo, spiego, rispiego, faccio cartelli delle regole, minaccio, punisco, abbraccio e non vedo risultati. Sarei anche un pò stufa alle volte. Gli errori sono sicuramente miei, nostri. Da qualche parte c'è la falla. Perchè non si nasce stronzi. E i genitori hanno un ruolo enorme su come vengono su i figli, non raccontiamoci balle. Se quel bambino è insopportabile è difficile che non si faccia il pensiero per forza con un genitore così. Non vedo perchè il mio dovrebbe essere diverso. So anche che non è nulla di così grave, nulla di ingestibile anche se spesso sembra sfuggirmi dalle mani, niente di drammatico. Però che palle.
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