Di quanti uomini abitano la terra

Da Chiara Lorenzetti

7,292,889,005

tanto è la popolazione mondiale alle  14.37 del 18 novembre 2014. Un numero esponenziale che cresce a vista d’occhio (qui il counter)

un numero immenso, un numero che non sta nella testa. Un numero che esemplifica il corrispettivo di atti, sentimenti, regole, comportamenti. Certo in parte omologati dalla razza, religione, nazionalità, sesso, età.
Ma resta il fatto che ognuno di noi è unico.

Unico.

Potremmo stare tutti bene, unici nella nostra unicità, relazionandoci agli altri ma restando noi. Tranquilli, sereni, in pace. Godendo anche della solitudine.
E invece, pensa un po’, ci impelaghiamo in fatti e misfatti ed ognuno ha il suo, nessuno esente.
Matt Taylor, lo scienziato che ha portato la sonda Rosetta e il lander Philae sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko ( qui ne ho scritto qualche giorno fa) è un gran figo. Ha fatto un lavoro pazzesco, anni di studi e di precisione. E’ riuscito dove nessuno prima mai era riuscito, insieme al suo staff. Peccato che per il mondo ha avuto l’enorme difetto di indossare una camicia davvero orribile, inguardabile! Ah, no, mi correggo: l’hanno guardata, eccome e una banda di femministe frustrate e depresse, lo ha accusato portandolo a chiedere pubblicamente scusa in lacrime. Eh già nessuna arroganza, solo dispiacere.
La sua colpa? Una terribile, come detto, camicia, con pin up mezzo svestite dai colori sgargianti. Eh, già, le pin up…ecco dove sta il problema, le pin up!
Ma la cometa?

Unici, ognuno il suo.
E io mi prendo i miei meriti, non dico di no, nella quotidiana lotta contro l’altro, nelle relazioni complesse e difficili da sopportare.
Ecco, io questo non lo reggo, potrei fare follie per questo.

Questo è il sottotitolo del libro “Se lo desideri accade” di Barbara D’Urso. Il clamoroso errore di battitura mi fa accapponare la pelle ( saranno stati gli anni passati a correggere bozze, sarà la pignoleria accesa), mi viene voglia di bruciarle tutte, ‘ste copertine e di già che faccio fuoco, bruciare anche i libri, va!

Sì, perché se dello scienziato salvo camicia e cervello, di Barbara D’Urso non mi viene di salvare nulla!

Ah, per la cronaca, il libro ora viene venduto con la copertina corretta…e se fosse stata tutta un’operazione di marketing?

Noooooooooooooooo!! :)

Chiara 


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