Di ricette e compleanni…

Da Maxdejavu

Io non sono fatta per guarnire le torte. Avete presente quelle torte che ormai girano ovunque, con quella pasta di zucchero (che a me sinceramente disgusta non poco)… ecco io non credo che mi cimenterò mai nel realizzare qualcosa di simile. Una volta ho provato a rivestire dei cupcakes… ci ho messo una vita e mi sembrava di lavorare le big- bubbles… Il fatto è che che non sono capace neanche di usare la panna montata! Tutti quei ricciolini bellini bellini… ecco, mi vengono meglio se li faccio di pannolenci. Stavolta mi ero attrezzata eh! Per il compleanno del Dejavu avevo comprato per tempo un sacco di fronzolini da applicare sulla torta… compresa un’interessante matita (o meglio tubetto) al cioccolato per “scrivere” qualcosa di carino sul benedetto dolce. No vabbè… avete presente i biscotti senza zucchero di tempo fa? Quelli col guscio d’uovo successivi… Bene… andiamo per ordine. Stavolta ho voluto preparare il pan di Spagna un giorno prima, così mi porto avanti col lavoro che  questi due  non mi lasciano fare niente. Ho seguito alla lettera questa ricetta… ho avuto un sacco di amarcord di quando mia madre mi metteva a frullare le uova e lo zucchero e io mi annoiavo e lei mi diceva di continuare… continuare…. continuare – in stile Amanda Sandrelli (Riguardatevi il pezzo del film che merita come tutto in effetti di Troisi…). 

Ultimamente le mie lavorazioni dei dolci sono istantanee…. ma considerando che mi ero prefissata di fare il vero pan di Spagna, quello senza lievito… son stata lì a lavorare per una mezz’ora l’impasto:

“Guarda come sta venendo bene, spumoso… e scrive….! Una figata…. stavolta la Torta sarà con la T maiuscola!”

Che ve lo dico a fare? A fine cottura (non ho mai aperto il forno… e l’ho lasciata raffreddare a forno chiuso, e poi leggermente aperto…) ai miei occhi si presentava un pan di Spagna più basso del top della mia cucina. E la consistenza? Beh quella del top.

Inutile confidare in qualche dritta di Nonna Anga… una volta interpellata ha solo esclamato: ” A me viene bene, aaaaalto!!!”

C’ho pensato su, l’ho lasciato un giorno a riflettere su ciò che aveva fatto (il pan di Spagna) e poi mi son detta… ma sì, bagnandolo, poi con la crema al centro… sarà buona. Ma poi, il rimorso mi ha detto che era meglio rifarlo… e fanculo, col lievito!

Ieri sera, con Maya, mi sono cimentata nella guarnizione.

“Mamma, e cccheccosa ci dobbiamo fare con quello? Eccheccosa ci mettiamo sopa? Posso leccare? Posso manggiare? Edddai su!”

Sì… lo dico così dò la colpa a lei. Ma veniamo al dunque.  Il tubetto di cui sopra, (e di cui vi allego una foto presa a caso, non di quella marca) per scrivere sulla torta… Lo stappo, spingo come per il dentifricio… niente… manco fosse la super Attack incrostata… tanto che alla fine il cioccolato fuoriesce dal fondo anzichè da dove doveva uscire! Una figata vero? Cioccolato semifluido ovunque, Maya che incalza e chiede: “Che ‘ccesso mamma?” – “Sì amore sono un cesso a preparare dolci….” 

La foto per ovvie ragioni non è pervenuta… e poi il Dejavu non l’ha ancora vista, la torta. Speriamo almeno sia buona. Male che vada è avanzato il panettone di Natale…

P.S. Auguri papino e ti faccio le mie scuse preventive per la torta. Apprezza l’impegno eh!

P.S.2 No, la sciarpa che avevo iniziato a Natale non l’ho finita… ma tanto adesso arriva l’estate! Per il prossimo Natale ti allegherò guanti e cappello. E poi ci sarà la fine del mondo.

Bisoux xxx


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