Premessa
Parma per la CostituzioneE quindi? E quindi manifestare, scendere liberamente da casa con le proprie gambe e dar sfogo alla propria determinazione fonico-ambulatoria. Solvitur ambulando, dicevano i latini. Tutto si rivolve camminando. E devo dire che la manifestazione di oggi (e veniamo all'argomento del post) è stata una bella e pacifica occasione per dimostrare come un'occasione di massa possa comunque rappresentare l'espressione di un'idea non tumultuosa e magmatica ma nitida e inequivocabile. Come limpido e prezioso è l'oggetto della manifestazione, la Costituzione. "Innanzitutto un libro, e scritto anche in buon italiano, il che di questi tempi è già qualcosa", ha detto il regista Filippo Vendemmiati in apertura del suo intervento, pronunciato sul palco della Pilotta dove si è tenuto il momento conclusivo della manifestazione. "E poi, la Costituzione è il castello che difende i valori ottenuti con tanto sacrificio e svenduti dallo scandalo delle escort e dalla compravendita dei parlamentari. Questo libro ci permette di mostrare al mondo che non siamo un paese di sana e robusta prostituzione".
Pier Paolo Cento (SeL), presente oggi
È stato un corteo depoliticizzato ma non apolitico. Non sono mancati i cori "contro", ma hanno prevalso soprattutto quelli "per": per la Costituzione, un filo rosso che lega tutte le regioni d'Italia; per la Bandiera, che oggi garriva al vento sventolata accanto a quelle dei partiti; per l'Unità, orgogliosamente difesa da coloro che si immolarono per essa nella carneficina della guerra civile, in primis i reduci riuniti nell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, che sfilava in testa al corteo intonando a squarciagola l'inno nazionale. Anziani che hanno visto (e fatto) la Seconda Guerra Mondiale e che oggi guidavano i giovani, spronandoli a cantare, a marciare, a prendere (fisicamente e intellettualmente) posizione. Decine le associazioni e i partiti che hanno aderito all'iniziativa "Salviamo la Costituzione": tra i partiti, presenti SeL, PD, e IdV, i Giovani Democratici e i corrispettivi Comunisti. E poi l'associazione studentesca UDU, il sindicato della CGIL e quello dei Pensionati Italiani (SPI), il Popolo Viola, il Comitato per la difesa della Costituzione, la Carovana per la Costituzione, l'associazione Libera Cittadinanza e perfino un "Gruppo dello Zuccherificio", che onestamente sconoscevo. Ma lasciamo parlare le immagini, mentre un ulteriore approfondimento potete leggere su "Repubblica Parma".