“Di seta e di sangue” – Qiu Xiaolong

Creato il 12 ottobre 2012 da Temperamente

Il corpo di una giovane donna viene rinvenuto senza vita per le strade di Shangai. Assurdamente, la vittima indossa un qipao rosso: un abito elegante e costoso, di squisita fattura e di linea antiquata, difficilissimo da reperire perché bandito durante la Rivoluzione Culturale e recentemente tornato di moda, ma con foggia diversa e taglio moderno rispetto a quello utilizzato dall’assassino. Dopo pochi giorni, il terribile copione si ripete: la vittima è sempre una bellissima ragazza abbigliata con un abito mandarino rosso, di modello identico al precedente. Quando una terza donna viene uccisa con le stesse modalità, la polizia di Shangai è costretta ad ammettere di trovarsi di fronte a un serial killer particolarmente violento e indecifrabile.

L’ispettore capo Chen Cao, impegnato nei suoi studi universitari e intento a redigere una tesina sulla letteratura cinese, sembra l’unica persona in grado di affrontare il caso; le sue conoscenze di psicologia, infatti, sono fondamentali per tentare di tracciare un profilo dell’assassino. Ma quale motivo può portare un uomo ad essere ossessionato a tal punto da un abito? L’estrazione sociale delle ragazze è un elemento da considerare? Che una di loro fosse una triplice accompagnatrice è solo una casualità? Perché gli abiti indossati dalle vittime sono tutti strappati nei medesimi punti? Cosa si cela, dietro il mistero del qipao rosso?

Di seta e di sangue è il quinto romanzo della seria dedicata da Qiu Xiaolong, scrittore cinese di lingua inglese, all’ispettore Chen. Il giallo affronta con intelligenza tematiche attuali come la corruzione imperante nella società cinese e lo strascico, ancora tristemente doloroso, della Rivoluzione Culturale. È interessante, per il lettore occidentale, notare come riferimenti psicologici per noi scontati, come quello al complesso di Edipo, siano ancora poco comuni nel pensiero cinese; i personaggi di Xiaolong, in alcuni casi, sembrano rifiutare o accettare con riluttanza idee per noi abituali.
Il romanzo è ben costruito e, dalla metà in poi, quando acquista ritmo, è godibile e scorrevole. I personaggi sono piacevoli e l’affresco che l’autore traccia della Cina di oggi è utile per il lettore italiano per uscire dallo stereotipo e farsi un’idea più chiara e veritiera della vita e del pensiero borghesi in Estremo Oriente.

Maria Di Piazza

Qiu Xiaolong, Di seta e di sangue, Marsilio, 2011, pp. 392, €  18,50


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