Di spiaggia, toscani, bambini e galateo

Da Mammolina
E' risaputo che noi toscani siamo confusionari e un po' sguaiati (tono di voce alta, gran gesticolare, e quella bella C strascicata ad inpastare il tutto).
Quello che non sapevo è che il gene toscano potesse manifestarsi fin dalla più tenera età.
Pensavo che tutti i bambini a 16 mesi si comportassero alla stessa maniera e visto che il loro lessico è legato a massimo 10 parole, osservandoli non fosse possibile riconoscere lo sguaiato toscano e invece...
IN SPIAGGIA:
Ombrellone 131: Giorgia (Milanese) 15 giorni meno di Birby, gioca composta con la sabbia, paletta e secchiello, ha indosso il pannolotto, il cappello, ed è tutta incremata, la sua mamma legge Novella 2000, DISTESA!!!!
Ombrellone 130: dissemminato di giochi, che vanno dai 7 nani, al kit completo da spiaggia, alla super estiva fattoria degli animali, sembra esserci un cinghialotto. Da una buca fa capolino una ricciolina nuda come il BacoGIGI (da qui il soprannome BAGIGIA) impanata come una cotoletta, che ciuccia una conchiglia.
La sua mamma, impanata pure lei tra sabbia e crema, cerca di arginare la piccola cinghialotta raccogliendo di continuo cappello, costume e cercando riprendere al volo i giochi che la Birby-BAGIGIA fa volare appena stanca. Novella 2000 giace nella borsa da spiaggia ancora incartato.
ALLE CASETTE:
CaTTeRRina 2 anni (bergamasca) gioca ad aprire e chiudere la porta della casetta, arriva la Birby-BAGIGIA e con un impeto di affetto da rugbista le schiaccia un dito nella porta stessa, la piccina, giusamente, piange. Io mi scuso con la mamma mortificata. La madre imbraccia CaTTeRRina e se la porta via.
Birby munita di costume rientra nella casetta e cerca di abbracciare in sequenza: Francesco, Luca e pure Giorgia impanandoli tutti di sabbia. Immediatamente le squadre anti insabbiamento si muovono dai rispettivi ombrelloni e imbracciati i piccoli li portano alle docce dove, composti, vengono lavati e incremati di nuovo.
NEL MARE:
ci avreste riconosciuti da lontano, a saltare le onde tra risate e strilli con le nostre C strascicate, il nostro gesticolare esagerato. Nel nostro habitat naturale siamo nella norma, vi giuro, ma qui, nell'allegra romagna, mi rendo conto che visti da fuori possiamo facilmente scatenare ilarità.
A TAVOLA IN HOTEL:
Birby è seduta al tavolo con noi, dispensa baci, saluti e occhiolini senza risparmio a tutti i presenti in sala, poi mangia (con le mani, ma questo è scusabile) finchè non decide di mostrare al suo affezionato pubblico il contenuto della sua bocca. La riprendo, questa è maleducazione. Allora decide di mettersi la ricotta in testa. La riprendo, questa è maleducazione.
Strappa così tutta la tovaglietta di carta e poi mangia, qualcosa, forse.
Giorgia nel tavolo vicino: mangia.
AL BUFFET incontroTommaso mio conterraneo 4enne che contratta vociando con la mamma "le patate un le voglio, icchè tu voi mamma t'ho detto un mangio"
Mi sfiora Nicholas coetaneo veneto e composto e con un filo di voce mi sussurra "Pardon". Perfetto gentlman da galateo. Basita torno al tavolo. Non commento.
Dopo il pranzo provo a coinvolgere tutti i piccoli dell'albergo facendo bolle di sapone... e allora lì davvero mi sembrano tutti scatenati e anche un po' sguaiati...mi sento proprio a casa!
Icchè ci si può fare, siamo fatti così! Si fa un po' di confusione, ma un siamo mica cattivi!

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