Di spogli mattini, puerh permalosi e tepore di cannella

Da Lasere

04 nov 2011 @ 16:44

Ricette e abbinamenti, Tè, arte e poesia, dalla Cina, shu, tè aromatizzato e miscele, tè puerh

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[Questo che scrive in versi era un uomo che recitava le sue poesie ai ranuncoli e all'erba nuova, e ci tengo a precisare che io senza di lui - che pure manca - sarei più sola in quest'autunno, e più distante]

«Poche foglie per volta il ciliegio
verserà sul prato e sul monte,
acquei recinti avrà la casa
e brividi e spogli mattini.

Poche, dolci parvenze a me dintorno
nei risvegli puri d’autunno.
Guarito, certe le palpebre e i passi,
mi svilupperò dalla notte.

Io in versione Papà Gambalunga


Musco e musco vorrà ristorarmi,
moto splendido audace di torrenti
m’aggirerà da lungi, oltre il tintinno
di vetri e venti ch’io lasciai fuor di casa.

Al di là dei pensieri distrutti
dall’instabile acerbo me stesso
conoscerò il rigoglio delle cose
che s’irradiano dalla mia mano:

dello scoiattolo gli stratagemmi
o l’arguto manto del bosco
o la nota rosa del cielo
nel cui riflesso tu bionda a me torni?

L’aria immagine tua pungerà il nudo cuore
e la lingua rimossa dall’essere muta.
Di me, sensi e membra saranno
una melodia disposta dal sole.»

Andrea Zanzotto, Nuovi autunni, in Vocativo (ora in Tutte le poesie)

~

In tazza, di ritorno da un passeggiar di bosco e di fruscii, un puerh shu* “gold” (ovvero particolarmente ricco di germoglini dorati, buoni per farne più dolce e tondo il gusto) del 2009, proveniente da Terre des Thés e aromatizzato casalinghescamente alla cannella, in una maniera che più immediata non si potrebbe: prendete un puerh shu non eccessivamente pregiato (ché se provaste a farlo con uno pregiatissimo, esso vi si rivolterebbe contro infilandovisi nel naso e costringendovi a starnutire fino a chiedergli perdono e pietà insieme) (son tremendi, eh, questi puerh pregiati! ;-))

… Dicevamo? Ah, sì, dunque: prendete il vostro puerh shu, che sia buono ma abbordabile, e fatene un’infusione come di consueto (95° per 3-4 minuti, nel mio caso), con l’aggiunta però di una provvidenziale stecchina di cannella (o anche meno, se pensate di prepararvene una sola tazza), che a contatto con il calore dell’acqua rilascerà all’istante seducentissime nubi di cannellosa fragranza, aromatizzando il tè alla perfezione.
Al termine dell’infusione toglietela assieme alle foglie, se volete che in tazza sopravvivano sentori di stalla, terriccio smosso e foglie umide portate in dote dal puerh (note meravigliosamente autunnali, tra parentesi, e a me assai care); recuperatela e tuffatela nuovamente nel tè, che se ne stia lì sola a ponderare, se invece preferite che col passare dei minuti prenda più risoluta il sopravvento. In ogni caso il connubio si rivelerà felice.

Questo rudimentale metodo d’aromatizzazione, oltre a mostrarsi coccola assai gustosa e corroborante, può anche venire incontro a chi, pur non amando il gusto un po’ arduo di certi puerh shu, vorrebbe comunque poterne bere per beneficiare delle sue stranote proprietà salutari, attive soprattutto a livello di accellerazione del metabolismo dei grassi nell’organismo (è detto particolarmente utile in caso di colesterolo alto e come coadiuvante nei regimi dietetici, ma non se ne può veramente più di sentirlo dire, perciò noi non lo diciamo).

Accompagnatelo con biscotti ad altissima concentrazione di cacao, se tenete a neutralizzare all’istante quegli antipatici dei suddetti effetti benefici ;-)

* Lo so, lo so che dovrei proprio risolvermi a scrivere questo benedetto mini-dossier sul tè Puerh e sulla distinzione tra sheng e shu, così da provare a fare un minimo di chiarezza su un argomento circa il quale si leggono in giro un sacco di fantasiose corbellerie… Testimoni tutti: mi impegno a farcela entro novembre! dicembre? … la fine dell’anno ;-)
Mi spiace aver tempi di gestazione così pachidermici, ma pretendo che ogni cenno minimamente divulgativo riportato su questo blog, per quanto esposto in maniera scanzonata e talvolta a margine d’altro, sia frutto di ricerca, incrocio di fonti e, quando possibile, confronto con chi ha più esperienza di me. E sicchè, niente: visto che l’argomento è particolarmente complesso, tocca portare pazienza :-)


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