Di televisione parlando

Creato il 04 ottobre 2010 da Marlenetrn

I palinsesti televisivi sono ormai già belli che avviati, e settimanalmente ci ritroviamo ad assistere a show visti, rivisti e declinati in varie salse. Pay Tv e digitale a parte. La tv pubblica ormai rasenta il ridicolo.
Ma dico io, i vari Confalonieri e Galiberti, si rendono conto di ciò che danno il permesso di mandare in onda? Comprendendo le varie politiche di mercato, i format, i target, i tempi pubblicitari, quelli del CODACONS che smaronano su tutto, ma su via, uno sbriciolino di fantasia, lo potreste pure usare , con tutti gli stagisti e collaboratori precari che ci sono in azienda, ed evitare almeno, di prenderci palesemente per i fondelli.
Il caso in questione a cui mi riferisco sono i programmi in prima serata di “ti lascio una canzone” e “io canto” rispettivamente di Rai Uno e Canale Cinque.
Premettendo che io tifo Rai Uno, anche se non se lo merita, perché è o forse meglio era, il canale nazional popolare per eccellenza e perché non appoggerei mai nulla che appartenesse anche solo lontanamente al caro mr. B. Io mi sento insultata.
Anche la rana che c’ha appena 2 anni identifica i due programmi con lo stesso nome “bimbi canta”, a riprova che l’insulso scopiazzamento è talmente palese che risulta scandaloso.
- La sigla: Entrambi i programmi cominciano con una sigla che è composta da un medley di canzoni, cavagli di battaglia della musica italiana e non, scimmiottati dai vari bambini protagonisti e che si conclude con una performance canora del rispettivo presentatore.
L’antonellina tagliatellina clerici passi pure, siamo abituati a vederla cantare e saltare sul palco, ma Mr. “è la tua risposta definitiva?” poteva risparmiarci la scena e preservare la sua reputazione? Ma ancora: fare una sigla diversa, no? Così, giusto per non rimarcare l’identicità dei programmi, no? NO. IDENTICA PURE LA SIGLA.
- La giuria: sorvolando sull’inutilità di tale presenza, avvezza solo a congratularsi con tutti e con tutto, sono esattamente 4 a destra e 4 a sinistra. Di cui 2 fissi che piantano settimanalmente il loro deretano per due ore sulle poltroncine del teatro e due variabili, che solitamente sono personaggi che devono promuovere o il nuovo CD o la nuova Fiction. In pratica dei bambini non gliene interessa na cippa lippa a nessuno.
Tornando alle domande che si pone un comune telespettatore. Variegare almeno i modi di giudizio, che so inventarsi na cosa diversa, no? NO. IDENTICA PURE LA GIURIA.
- I bambini: fortunatamente questi cambiano, nel senso che non sono sempre gli stessi che mediaset e rai si scambiano come le figurine. Però nella rosa dei baby cantanti in erba si possono individuare distintamente le varie categorie. I tenorini, sempre tre sia a destra che a sinistra, le bimbe furbe che da na parte si chiamano le 7X8 dall’altra mi sfugge, i bulletti, gli amanti incalliti del sound napoletano e il 15enne belloccio, semi proiettato in un futuro in boy band alla Back Street Boys.
Fantasia zero e porto zero, proprio, quando si dice la coerenza giustamente, se dobbiamo duplicare il programma che sia un doppione fine in fondo.
Dimenticavo, la bambina straneria, sia a destra che a sinistra c’è una partecipante Romena. Pure la stessa nazionalità. Non potevano fare una tedesca e una spagnola, no! NO. IDENTICI PURE I BAMBINI.
E mi fermo qua.
Tralasciando la polemica sorta dalle critiche mosse dell’Antoniano di Bologna verso questi programmi. L’unica cosa che mi sento di dire a conclusione è che ci trattano peggio delle pecore ed è avvilente.
Voi cosa ne pensate di quello che passa in tv?
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Intro Song:
Un anniversario importante si celebra oggi. Oggi sono 40 anni dalla scomparsa di una delle donne più vive e carismatiche del panorama rock internazionale. Un animale l’hanno definita, un animale da palco e nella vita. Fuori da qualsiasi canone estetico comunemente accettato eppure fortemente seduttiva ed affascinante. Estrema, folle e disarmante. Senza regole ne schemi da rispettare a dispetto di tutto e di tutti. Un artista a tutto tondo nella musica come nella sua breve vita.
La ricordo sulla copertina del Rolling Stones megazine, sdraiata su di una spiaggia, circondata da bottiglie di jack danial’s vuote e rovesciate. Lei era Janis Lyn Joplin
Song: Summertime - Janis Joplin

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