Di Zombi e altre amenità, tipo la fine del mondo.

Creato il 29 maggio 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

 Di Zombi e altre amenità, tipo la fine del mondo. 

Nemmeno troppo recentemente sono saliti alla luce della ribalta gli zombi, infatti da tempo ormai si possono trovare sugli scaffali parecchi libri che hanno come protagonisti questi “simpatici” corpi che si aggirano in vari stati di decomposizione per le vie del mondo, cercando di mordere quanti più umani possibili.

Parecchi autori, più o meno famosi, hanno cercato di cavalcare l’onda, ma io me ne sono accorta da poco, fondamentalmente perché al cinema è appena uscito Warm Bodies e sta per uscire World War Z, con Brad Pitt, e non dico altro.

Se cominciamo da Warm Bodies, devo ammettere che il libro (il film non l’ho visto) mi ha lasciato un pochino sconcertata, ma andiamo con ordine. Si parte dallo scenario classico: gruppo di zombie che vive assediando una città e la visita regolarmente per “fare provviste” e si arriva niente di meno che ad un triangolo sentimentale tipico di qualsiasi romanzo YA. Per carità, se vi piace il genere è perfetto, ma personalmente se scopro che è uno di questi libri, generalmente non lo leggo e si, sono razzista e snob (e lo faccio anche con Fabio Volo e Paulo Coelho). La storia quindi poi prosegue con successiva redenzione, catartica uccisione del padre, che farebbe tanto contento Freud, e costituzione di un nuovo gruppo di zombie che si riumanizzano. Evitabile in fin dei conti, specialmente se state cercando lo splatter tipico di alcune serie televisive, una su tutte The Walking Dead.

Veniamo quindi ad uno che invece prende il genere Zombie molto molto seriamente, e cioè Max Brooks, figlio del famosissimo regista Mel Brooks, a cui vanno ascritti alcuni tra i migliori film divertenti del ventennio ’80/’90. L’autore esordisce nel 2003 con Guida per sopravvivere agli zombi, che come si evince chiaramente dal titolo, fornisce un’accurata nomenclatura delle suddette creature segnalando le più pericolose, elencando i luoghi dove è più facile incontrarle, mostrando i migliori metodi di difesa (procuratevi una katana e una Hummer, e non dite che non ve l’avevo detto) e conclude con i luoghi degli avvistamenti e con l’intervista ai testimoni. Personalmente mi sono divertita parecchio a leggerlo, magari andavo un po’ più veloce sulle parti che descrivevano le armi migliori e le ragioni per le quali un Ak47 è più efficace di qualsiasi arma semiautomatica, però alla fine ero molto soddisfatta della mia preparazione, che volete che vi dica, anche questa è prevenzione

Non pago di questa Summa Theologica sugli zombi, sempre Max Brooks scrive poi nel 2006 World War Z; la guerra mondiale degli Zombi, un capolavoro. Senza darci mai una visione complessiva di quanto accaduto, lo scrittore riporta le interviste ad alcune persone (parecchie) che per vari motivi sono state coinvolte nella guerra totale che si è scatenata tra gli umani e gli zombi. Questi ultimi, nati da una qualche tipo di infezione originatasi in Cina, hanno piano piano invaso il mondo. Il reportage di tipo giornalistico riporta date e luoghi e più di una volta le stesse persone vengono intervistate rispetto a diversi argomenti in modo da fornirci, trasversalmente, parecchie informazioni sia rispetto a quanto accadeva prima dell’epidemia, sia rispetto a quanto è stato fatto per combatterla e dandoci, infine, una descrizione del mondo dopo l’epidemia, che non è stata ancora completamente debellata. Più di una volta, durante la lettura, ho dovuto ricordare a me stessa che no, non c’era un’invasione di zombi in corso e la Russia non era tornata ad essere lo spauracchio dei paesi occidentali, mentre la Cina si era autodistrutta e solo la prontezza di Israele aveva salvato il mondo.

Concludo con Orgoglio e Pregiudizio e Zombi, evidente parodia del capolavoro di Jane Austen. Libro seriamente divertente questo, con alcune genialate che mi hanno fatto scoppiare a ridere sulla metropolitana e vi assicuro che scoppiare a ridere con tanto di lacrime agli occhi su una qualsiasi metropolitana berlinese ha parecchie controindicazioni. La famiglia Bennett, oltre ad essere impegnata nel trovare un marito per ognuna delle cinque sorelle, si allena anche con i monaci Shaolin per combattere i non morti che infestano le campagne inglesi. Personalmente ho preferito la Graphic Novel al romanzo vero e proprio, che a me sembrava un po’ blasfemo Dubito comunque che la cara vecchia zia Jane sarebbe stata entusiasta di questa versione sanguinaria della sua eroina più famosa, ma considerato il successo planetario di questa parodia e che magari chi la legge potrebbe poi cercare la versione originale, ci potrebbero essere delle utili ricadute.

  


Scheda Tecnica Libro

TitoloWarm Bodies
Autore: Isaac Marion
Serie: Warm Bodies
Edito da: Lain Fazi
Prezzo: 9.64 euro
Genere: Horror
Pagine: 280 pag.
Data uscita: 27 ottobre 2011

   


Scheda Tecnica Libro

TitoloManuale per sopravvivere agli zombi
Autore: Max Brooks (Goodreads Author), Stefano Suigo (Translator), Niccolò Ammaniti (Afterword)
Edito da: Einaudi Stile Libero
Prezzo: 10 euro
Genere: Horror
Pagine: 328 pag.
Data uscita: 4 dicembre 2006

   


Scheda Tecnica Libro

TitoloWorld War Z
Autore: Max Brooks
Edito da: Cooper Storie
Prezzo: attualmente in ristampa
Genere: Orrore
Pagine: 307 pag.
Data uscita: 22 novembre 2007

   


Scheda Tecnica Libro

TitoloPride and Prejudice and Zombies
Autore: Seth Grahame-Smith, Jane Austen, Isa Maranesi (Translator), Roberta Zuppet
Serie: Pride and Prejudice and Zombies
Edito da: Editrice Nord
Prezzo: 7.65 euro
Genere: Horror
Pagine: 367 pag.
Data uscita: 29 novembre 2009

   


Scheda Tecnica Graphic Novel

TitoloPride and Prejudice and Zombies
Autore: Tony Lee (Adattatore), Jane Austen (Autore), Seth Grahame-Smith (Autore), Cliff Richards (Illustratore)
Edito da: Del Rey Books
Prezzo: 10.36 euro
Genere: Graphic Novel, Horror
Pagine: 144 pag.
Data uscita: 4 maggio 2010

   


Autore articolo: Gonza

Psicologa in pensione, in Germania per amore e mamma per fortuna, la Gonza legge di tutto e tra le recensioni e i commenti con le sue amiche non c’e’ mai tempo per annoiarsi, e per fortuna.


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