Dialoghi con l'Amanita#9 - Della pigrizia, ovvero: l'Amanita dorme ed il suo furore latita?

Creato il 30 ottobre 2015 da Loredana Gasparri
L'Amanita e LoreGasp
Forse ho sbagliato titolo o forse non ho le idee chiare. Avrei potuto intitolare il post Del "libro/coperta" di Linus e vagare nella nebulosa pseudo cosmica che avvolge Neurino-Mio come una bella trapunta (patisco il freddo, ergo le associazioni di idee hanno questa direzione; e non domandatemi cosa significa quello che ho appena scritto, mi piace come suona e basta!).Be', Loredana, parliamone. Il problema - oddio, viviamo lo stesso e non perdiamo il sonno sulla questione, ma...

A volte capita, nonostante lo scaffale dei libri da leggere ben fornito e guai se vedo calare i libri nuovi: vado in iperventilazione, vengono i crampi, le vertigini e perfino la psoriasi con tanto di "grattarola"*, ma questo è un altro argomento. Dicevo: finisco un libro e vado a recuperare qualcosa di datato, un amico che conosco quasi a memoria. In questo momento sto finendo una vecchia storia di Nora Roberts e ho preparato I Pilastri della Terra. E, Loredana, se continui a pubblicare <<roba>> sul Signore degli Anelli, potrei ripiombare nella Terra di Mezzo senza neanche passare dal Via. Il punto è: a volte ho bisogno di tornare in quella certa storia. O comunque in una storia già letta.Perché la conosco, perché è rassicurante sapere che il libro non riserverà sorprese sgradite, perché non devo stressare Neurino-mio. A volte cerco un dettaglio, qualcosa come: "ma chi ha detto quella frase, dove l'ho letto? Dove è successo quell'episodio divertente, dove, dove, dove?"Il libro diventa la coperta di Linus. Non lo attacco all'orecchio, né ciuccio il pollice, ma è a portata di mano. Comodo-comodo come un paio di ciabatte sformate. Ammetto che c'è un tocco di pigrizia. Una storia nuova richiede attenzione, al contrario di Nora Roberts - con tutto il rispetto, mi piace il suo stile e leggo di buon grado un suo libro, ma gira e rigira... Mi spiego con una dimostrazione: Un amore pericoloso e Due vite in gioco. Cambiano i nomi, i luoghi e qualche dettaglio, ma l'idea centrale è la stessa. Niente di male: anch'io prima d'addormentarmi "mi racconto" una storia e da un'idea di base passo alle variazioni; non mi prendo neanche il disturbo di cambiare ambientazione o nomi, mica devo vendere il nuovo libro, devo solo addormentarmi (non mi sforzo neanche tanto, poche righe e sono già in fase rem, al contrario del grande Stephen King. Immagino sia l'unica differenza tra l'Amanita e S.King ;->).


Un po' come La Follia di Corelli, antico tema musicale popolare spagnolo ripreso da altri musicisti. Ogni musicista ricorda il tema principale e qualche variazione e poi aggiunge le sue; a proposito, se capita, prova ad ascoltare sia Corelli, sia la trascrizione di Vivaldi del concerto di Corelli. Visto? Divago, non riesco a rimanere concentrata e omamma, la citazione musicale qua sopra deve preoccuparmi? Ma! Forse il Furore non è del tutto andato, è semplicemente in pausa; in fondo continuo a bramare e leggere.Distratta, dispersiva come una vispa Teresa a caccia di farfalle, scarsa concentrazione...Ti capita mai qualcosa del genere? Hai qualche "libro-coperta di Linus" comodo come pantofole?(Evita di citare il SdA, grazie!)*grattaròla: sindrome pruriginosa, parte dalla punta del naso e si estende velocemente fino a diventare imbarazzante.So che il Signore degli Anelli potrebbe essere la risposta pronta ad una domanda del genere, conoscendomi. Tuttavia, in questi giorni è emerso che, pur essendo il Signore degli Anelli un libro importante per me, ha detto tutto quello che doveva dirmi, dopo 14 letture. Quella in corso non è ancora finita, ma penso che non la riprenderò tanto presto: mi ha già rivelato qualcosa che non riuscivo a vedere. Ora, il libro-copertina, o dovrei dire, il personaggio-copertina, è il misterioso Odino, il padre degli dei nella mitologia norrena. Quando ho bisogno di sostegno, mi viene in mente l'Havamal, uno dei componimenti poetici che maggiormente fanno sentire la sua voce. Anche questa è una storia confortante, nel senso che si sa già perfettamente come si svolge e come finisce, e il rinnovo del sacrificio di Odino per diventare padrone della conoscenza, riuscendovi, è piuttosto incoraggiante.Almeno, io mi sento incoraggiata a continuare su un cammino che non è sempre roseo e in pianura...Ed è anche giusto che il Furore di leggere libri ogni tanto si abbassi un po' o vada a dormire, per poi riprendere rinnovato e ampliato.

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