E’ un tema caro al GolemFemmina quello che si apre con l’offerta di “messinscena poetica” del duo Giorgia Monti – Serena Piccoli: la fluidità delle arti. Il loro spettacolo contamina la poesia con la scena, tenendo bene insieme non il consumo spettacolare ma la capacità di apportare nuove visioni che possano trovare saldezza compositiva nel proprio portato artistico, in un progetto tutto al femminile.
E’ un assunto e un “miris modis” di aprire visioni sulla lettura poetica che fonde le passioni delle due autrici, che l’ hanno proposto al festival di Montegiardino (Repubblica di San Marino) . “La categoria poetica – racconta Serena Piccoli – abituata meno ad avere un carattere performativo rispetto alle altre. Io chiamo il lavoro dei “Versi diversi per parole sorelle ‘messinscena poetica’, ovvero non un reading come in altre parti, dove si leggono le poesie in piedi senza pretese scenografiche e movimenti attoriali, ma proprio una teatralizzazione della poesia, con un nostro personale allestimento, fatto di piccoli oggetti con cui rimarcare concetti espressi nelle poesie o solo per creare un’atmosfera di sensazioni date non solo dalla parola ma anche da colori, suoni e movimenti.
“Credo che la ‘teatralizzazione poetica’ – continua l’autrice – sia un modo molto efficace di arrivare ad un pubblico più ampio, e questo è, tra gli altri, uno degli obiettivi miei e di Giorgia, non a caso la nostra performance ‘Versi diversi per parole sorelle’ consta di letture di poesie tratte dai nostri libri ‘Che razza di mondo’ di Giorgia Monti ed. Cicorivolta e ‘Nata farfalla’ di Serena Piccoli, ed. WLM, intrecciate alle intense immagini di Silvia Tiso in mostra accanto a noi. La messinscena di un dialogo tra due poete e una fotografa, ognuna col suo punto di vista artistico diverso”.
VERSI DIVERSI PER PAROLE SORELLE
Presentazione evento di poesia e fotografia
Lettura di poesie di
Giorgia Monti
e Serena Piccoli.
Immagini di Silvia Tiso.
Due poete contemporanee, Giorgia Monti e Serena Piccoli, dai modi di scrivere simili e diversi si incontrano sullo stesso terreno, quello sgranato e permeabile delle rive e derive della parola poetica, lì dove l’onda si fa imprendibile e arrivando vicino porta lontano.
Ironie dissacranti, sensibilità stremate, amori, timori e orrori della quotidianità diventano oggetto della loro poetica sotto lo sguardo chiaro di una luna che le muove insieme come scostanti maree .
Silvia Tiso cesella gli attimi con i chiaroscuri di un cuore vedente dal caldo crepuscolare della sua caverna, trovando nel dettaglio l’universalità di un linguaggio emotivo limpido e potente, significato e significante della sua visione prospettica.
Tre figure che si svelano nel soffio amletico del vento, sorelle dello stesso intenso sentire.
Letture tratte da
“Nata farfalla” di Serena Piccoli – WLM Edizioni
e
“Che razza di mondo” di Giorgia Monti – Cicorivolta Edizioni.