Dialogo con Ascanio

Da La_stupida
Gli strilloni dell'esaurita che vuole la foto con il cane, i fan che mandano avanti la bambina per strappargli un autografo, le file infinite dopo tanta fatica, dopo gli operai arrabbiati, le sue parole e il suo respiro sussurrato tra le canne di un fiume. Non ce la faccio.
Io un autografo lo perderei dopo 10 minuti. Il cane è a casa con Pablo.
Non riesco a infrangere quel cerchio sacralità, mi sento triste.
Lo guardo allontanarsi, mentre va a cambiarsi. In camerino niente soubrette o righe di vizi, solo un po' d'acqua e dei vestiti più comodi.
Tempo 8 minuti è di nuovo fuori, sul palco, a smontarsi da solo la scenografia. Niente protagonismo. Democrazia assoluta.
Questa volta mi avvicino un po' di più, siamo soli.
Mi vede, mi viene incontro e si china verso di me.
Ciao.
Ciao.
Come dire a uno che ti piace, che ti piace senza sembrare adulante?
No, ti pare? Mi fa piacere.
Allora te lo dico che sei molto bravo. Sì, io ci vengo sempre a vederti, ma vado via sempre triste.
Ma no, è uno spettacolo teatrale, è finzione. Sorride.
Tanto lo so che non è vero. Va bè continua così tu, io ci torno sempre a vederti.
Grazie.
Grazie.
Ciao
Ciao

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