Di colpo
raffiguro
te
il tuo viso
pacioso
che
contrasta
il tuo passo
veloce
e
il parlare
pacato
ma
incisivo.
Mi accade.
Rivedo te.
Non importa
il dove .
Tu, “giramondo”
senza pretese.
Sorrido
ironica
perché so
che a te
piace così.
Un dialogo
ininterrotto
oltre
il tempo
e lo spazio.
Le leggi
della fisica
alla malora.
Conta
il ricordo
fatto
di parole
parlate
e
di parole
scritte .
Incognita
oltre
la mera
biologia
che
poi
altro
forse
non è
che
il cercare
il senso
della vita.
Marianna Micheluzzi