"Ehm, buonasera..."
"Mi scusi se l'ho messa in imbarazzo"
"No, si figuri, è solo che non sono abituato che qualcuno che non conosco mi parli in sala prima dell'inizio del film"
"Ahah, la capisco"
"---"
"In effetti mi sono permesso di parlarle perchè siamo solo noi due in sala"
"E' vero, ma le assicuro che non è la prima volta che mi capita"
"No, neanche a me, ma non trova curioso che lei si sia venuto a sedere appena dietro me, con tutta la sala vuota?"
"In effetti è strano, forse nemmeno me ne sono accorto"
"Oppure in qualche modo una parte di lei voleva, o sperava, di poter parlare con l'unica altra persona presente in sala"
"Veramente, non lo so. Devo dirle che non parlo mai con nessuno in sala, è strano che stavolta, consciamente o no, abbia voluto farlo"
"Sai cosa penso? che esista la teoria della calamita"
"Non capisco, scusi. Intende che io in qualche modo sono stato attirato da lei?"
"Ottima deduzione, ma non volevo dir questo. Mi riferivo al fatto che siamo solo noi due in sala, ecco"
"Non capisco"
"Io credo che gli uomini siano calamite potentissime. Più sono e più hanno forza magnetica. Vede? in questo cinema siamo sempre in pochi, lo sa anche lei, so che lo frequenta, l'ho visto più volte. Ed essendo in pochi abbiamo una forza magnetica bassa"
"Continuo a capir poco, ma non ci faccia caso, non sono molto intuitiva come persona"
"Volevo dire che non è importante il film che vedremo adesso. Se siamo solo in due non è colpa del film, ma del fatto che siamo solo in due"
"Mi arrendo"
"Lei non crede che se per questo stesso film, là fuori, si fosse formata una fila di 10, 15 persone poi in poco tempo non sarebbe arrivata a 20, 25, 50?"
"Può darsi, sì"
"Il fatto è che più persone ci sono in un luogo più la calamita è potente. Il luogo, l'avvenimento, il film in questo caso, non contano nulla, più persone ci sono in un luogo più ne arriveranno. E questo è stranissimo, non pensa?"
"Perchè è strano?"
"Perchè questo presuppone fiducia e stima nelle altre persone. Tutte vanno là, mi sento attirato e ci vado anche io. E' come se mi fidassi di loro. Ma la cosa buffa è che poi, preso ad uno ad uno, probabilmente non mi fiderei di nessuno di loro, anzi, li guarderei pure male, quel tamarro là, quella zoccola di qua, quello con quella faccia così antipatica, la famiglia odiosa. Però quando diventano calamita è come se diventino un'unica cosa, e più ne formano una grande, più mi sento attirato da loro"
"Sì, comincio a capire"
"E' qualcosa che somiglia un pò alla moda, ma non è moda. E' qualcosa di molto più umano ed atavico."
"In effetti sa che ha proprio ragione? cioè, io, personalmente, non credo di essere attirato da questa calamita, ma in generale penso sia proprio così"
"No, lei non lo è. A proposito, perchè è al cinema da solo?"
"In realtà amo andarci in compagnia ma quando questa compagnia non c'è ci vado da solo con lo stesso entusiasmo. Anche perchè, tornando a prima, a me interessa il film, nemmeno mi accorgo delle calamite"
"Forse non al cinema ma in altri luoghi sì"
"Sì, forse sì"
"Ma perchè ha quel blocchetto?
"Ahah, lo so, è strano, ma ci scrivo le cose che mi piace ricordare di un film, emozioni, scene, e tutto il resto"
"Beh, mi piace molto come cosa"
"La ringrazio molto"
"Ma quindi poi, durante il film, io la sentirei qui dietro scrivere?"
"No, non credo che con il film lei senta niente. Ma se le dà fastidio mi sposto"
"No no, anzi, amerei sentirla scrivere"
"E lei? lei perchè è solo?"
"Perchè sto morendo"
"..."
"Beh, scusi se non ho cercato tanti giri di parole"
"Ma lei sta dicendo sul serio vero? non è qualche specie di metafora"
"No, sto morendo veramente"
"Non so veramente cosa dire"
"Lei non deve dir nulla, deve parlare come faceva fino a 3 minuti fa. Semmai potrebbe chiedermi che cosa c'entra il fatto che io stia morendo col venire da solo al cinema"
"Cosa c'entra il fatto che lei stia morendo col venire da solo al cinema?"
"Ahah, bravo. Cerco emozioni. E ho voglia di vivere le emozioni che mi rimangono nel modo più libero possibile. Voglio assaporarle di più, voglio che siano solo mie, non voglio che siano bloccate o smussate dalla compagnia"
"Quindi lei ha deciso di vivere da solo fino alla fine?"
"Ahah, no no. Anzi, ho un tremendo bisogno degli altri, Ma anche quello di cercarmi emozioni da solo"
"Sì, credo di capirla"
"Sì, credo anch'io che lei abbia capito"
"Ma questo film non inizia mai?"
"In realtà siamo all'intervallo"
"Lei sta scherzando vero? oddio, ha ragione, è passata quasi un'ora"
"Quando due persone si parlano volendolo veramente fare tutto il resto non esiste"
"Sì, forse ha ragione. Ma adesso che facciamo, lei che fa?"
"Io resto, lei invece vada"
"Perchè?"
"Perchè lei cercava un film, io un'emozione. E un film a metà non è un film. Io invece posso permettermi di guardare anche solo il finale se riesce a darmi qualcosa. Non devo più collezionare film interi, non mi serve a nulla. Lei, invece, può farlo. Anzi, deve farlo"
"Non posso essere ipocrita, lei ha ragione, non ce la farei a vedere solo il secondo tempo"
"Mi permetta di restituirle i soldi del biglietto"
"Non ci provi nemmeno, se abbiamo perso metà film è colpa di entrambi. Anzi, sono io che dovrei ringraziarla per la chiacchierata"
"No, è stato lei a sedersi dietro di me. E solo grazie a questa sua scelta io ho potuto parlarle. E, mi creda, ci ho solo guadagnato. Le restituisco i soldi, prenda"
"Le ripeto, non li accetterei mai"
"E lei quindi tornerebbe a casa avendo rifiutato il desiderio di un uomo che sta morendo"
"Beh, direi che mi ha fregato"
"Ahah, sì, prenda"
"La ringrazio immensamente signore, Buon metà film e spero che trovi quell'emozione che cerca"
"In realtà l'ho già provata. Con lei"
"Mi mette in imbarazzo"
"Vada, vada, non vorrà mica farmi perdere anche il secondo tempo?"
"Ahaha, no, ha ragione, grazia ancora"
"Lei è un brav'uomo. Mi raccomando, domani venga qua alle 18, è l'ultimo giorno di programmazione, sento che questo sia un bel film"
"Grazie, veramente"
L'uomo che non stava morendo uscì dalla sala.
Appena uscito lo colpì violentemente una sensazione fortissima.
Non erano soli in quella sala.
Nel momento che stava uscendo i suoi occhi avevano intravisto la testa di una ragazza a destra nell'ultima fila, quella di un uomo a sinistra nella penultima, una coppia in mezzo e forse anche altre persone.
Ma come è possibile che non me ne sia accorto prima?
E come è possibile che nessuno si sia lamentato della nostra chiacchierata?
Abbiamo parlato come se non ci fosse nessuno, a voce alta, e riso più volte.
L'uomo che non stava morendo tornò indietro, la sensazione non si toglieva dalla testa.
Si affacciò e tirò un sospiro di sollievo.
La ragazza non c'era, l'uomo nemmeno, la coppia neanche. Nessuno.
Poi però guardò meglio.
Vicino all'uomo che stava morendo c'erano almeno 20 persone, erano andate tutte là appena lui se ne era andato.
Parlavano con lui, ridevano, scherzavano.
Nemmeno una testa era rivolta verso lo schermo.
Si divertì a pensare quanti soldi di rimborso gli sarebbe costata questa combriccola.
Poi "buon film", sussurrò loro.
E se ne andò asciugandosi gli occhi.