Diana - La storia segreta di Lady D - la recensione | daruma-view.it

Creato il 02 ottobre 2013 da Poison78 @poison78


A cura di: Elisabetta Prantera

Monumentale personaggio pubblico che ha fatto tremare le vene ai polsi della bravissima Naomi Watts che aveva precedentemente rifiutato la parte. Una di quelle parti che può consacrare come affossare una carriera. Probabilmente alla decisione ha anche contribuito il fatto che sia passato un ammontare di anni adeguato per evitare di toccare nervi eccessivamente scoperti senza che l’aurea generata dalla icona sia scomparsa.

Incredibile la trasposizione fisica che a tratti confonde pur fallendo solo nella inconfondibile espressione degli occhi di Diana, impossibile dissimulare la genuina ferita che la principessa triste non era in grado di nascondere.

Il ritratto ripercorre la vita di una delle donne più note della terra inframmezzando le sue epocali alzate di testa nei confronti di una casa reale oscurantista e il dietro le quinte di una vita sentimentale tanto passionale quanto drammatica. La pellicola descrive una immagine inedita molto meno dedita al vittimismo di quanto siamo sempre stati abituati. Scelta dalla casa reale perché considerata facilmente manipolabile Diana si dimostra insospettabilmente caparbia nella lotta contro i demoni interiori ed esteriori che la rendevano così vulnerabile.

Ritratto degli ultimi due anni della vita della principessa, del cuore, nel momento in cui incontra per la prima volta nella sua vita quel tipo di amore in grado di soffocare quell’insopportabile senso di solitudine da cui è afflitta da sempre, l’amore che vive con il cardiochirurgo pakistano Hasnat Khan che farà conoscere a Diana una profondità di sentimento che non pensava potesse esistere. Rapporto che si rivelerà cruciale anche nella sua evoluzione personale, nella persona volitiva e determinata che era diventata negli ultimi anni della sua vita.

Decisa ad utilizzare la cappa soffocante della celebrità che la perseguita per uno scopo superiore sarà in grado di condizionare la produzione mondiale di mine ma non di salvare l’unico genuino rapporto d’amore della sua vita. Uno straziante ritratto che seppur splendidamente interpretato rischia di sembrare una lunga puntata di una soap opera a causa di un ricorso forse eccessivo all’emotività che conquisterà solo coloro che amavano questa figura che pervadeva di emotività ogni suo gesto. Per queste caratteristiche la pellicola limita il suo possibile pubblico a causa di una sceneggiatura immatura che gioca troppo facile. Didascalico.

Pro: Una splendida interpretazione di Naomi Watts.Un ritratto inedito di una icona di cui si pensa di conoscere tutto.Una storia d’amore di notevole intensità.Contro: Impronta eccessivamente didascalica.Utilizzo massiccio dell’emotività.Sceneggiatura prevedibile e immatura.

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