Diario africano/14 - Indipendence day

Creato il 10 ottobre 2014 da Mapo

Gulu, 9/10 ottobreOggi in Uganda si festeggia il sessantaduesimo anniversario dell'indipendenza dall'Inghilterra.Il 9 ottobre 1962 la perla d'Africa, prima un protettorato inglese, divenne uno stato autonomo a tutti gli effetti. Qui è festa nazionale, non si lavora e stamattina pioveva da maledetti, quasi che il cielo in primis rimpiangesse i britannici. Voglia di rimanere sotto le coperte e mangiare pesante per sprofondare sul divano con un buon libro che parla di posti lontani. Poi, con il passare delle ore, è arrivato il sole e con lui un pizzico di dovuto spirito patriottico.
Potrei scrivere parecchie pagine sulle cose che mi hanno colpito in questo giorno di festa in cui "Good indipendence day" sarà stato pronunciato qualcosa come un trilione di volte. Nessuno le leggerebbe, è tardi e domani temo che il secondo giorno di indipendenza non lo festeggi nessuno. Quindi occorre essere un po' schematici:- Le donne ugandesi hanno un modo tutto particolare di festeggiare. Alzano le braccia al cielo, spalancano la bocca e cominciano ad emettere un urlo acutissimo e vibrato, spesso interrotto dalle risa. Non ho interrogato ancora google, preferisco continuare a credere che sia il verso della Gru Coronata, l'uccello che troneggia sulla bandiera nazionale;- God bless Uganda. Anche questo è scritto sulla bandiera. Tutto vero, ma per favore benedica anche la pizza con le cipolle che le mami della Guesthouse ci hanno cucinato ieri sera nel forno a legna! Appena dopo essermi abbuffato, complice il solito mezzo litro di birra, mi sono alzato a stampargli un bacio sulle guancia. La nostalgia di casa, specie quando prende per la gola, gioca brutti scherzi;- La Storia dell'Uganda, quella con la "S" maiuscola, è qui vicino. "Very close", come ho tentato di spiegare a qualcuna delle persone che mi è capitato di incontrare. Il nostro XXV Aprile e gli altri sconvolgimenti epocali che attraversarono la vecchia Europa sembrano, nel bene e nel male, tremendamente lontani nel tempo. Come qualcosa che i nostri nonni possono capire molto meglio di noi. Qui, i Boda Boda, i ragazzi sorridenti che ci accompagnano in centro sul retro delle loro moto sono ex guerriglieri dei più recenti conflitti civili. Per ricordare l'indipendenza basta voltarsi un attimo ed è subito lì;- A giudicare dallo spettacolo di danze tradizionali a cui ho assistito questa sera in uno dei più prestigiosi hotel del centro, il costume tradizionale del luogo prevede, tra le altre cose, una canottiera di cotone modello muratore, calzini di spugna e scarpe da tennis. Qualcosa non mi torna, ma almeno ho capito che in uno dei balli più in voga l'uomo deve prendere un recipiente di legno grosso quanto uno di quei panettoni di cemento anti-parcheggio e metterlo sulla testa della prescelta. Diciamo così: se sopravvive, auguri e figli maschi!- I colori nazionali sono giallo, nero e rosso;- Ho un paziente che ha avuto un ictus. Ha quarant'anni, è gentilissimo e non ha fonti cardiogeniche di embolia cerebrale. Il mio ruolo potrebbe finire qui, ma mi sta simpatico e così passo spesso a trovarlo nel reparto di medicina. Questa mattina, dalla sua sedia a rotelle davanti al cancello del Lacor Hospital mi ha fatto gli auguri di buon indipendenza. Fa qualche progresso, "he's improving" come dicono qui. Mi mostra le dita del piede destro che ora riesce a muovere e ride. Se c'è una cosa che dovremo imparare da questa gente è come a volte si possa essere felici comunque. Almeno un po' di più!- Milton Obote fu il primo Primo Ministro ugandese. Non sono un esperto di capigliature, ma secondo il mio parere era un premier pettinato in maniera davvero improbabile. E su questo argomento, da italiano, credo di avere più di una voce in capitolo;- Anche qui buona parte dei festeggiamenti consiste nel sedersi a mangiare con la famiglia finché non si dimentica se si stia facendo colazione, pranzo o cena. Il piatto tipico è una specie di pollo in umido e all'improvviso ho capito perché negli ultimi giorni ho visto penzolare dal manubrio di moto e biciclette sulla strada principale un quantità di volatili vivi appesi a testa in giù ben superiore al solito!- Durante l'esibizione di un cantante su un palco è normale per il pubblico avvicinarsi, stringergli la mano libera dal microfono e allungargli dei soldi. È stato comunque un poco più ordinario della comparsa di un uomo-tigre con tanto di scudo e lancia nel bel mezzo di una danza circolare al ritmo di urla e tamburi;- Per essere un po' più preparati sull'argomento ieri sera abbiamo studiato la storia recente di questo paese e l'abbiamo esposta in una presentazione. Una cosa seria, con tanto di Powerpoint stipato di foto di repertorio e proiettore! Alla fine abbiamo ascoltato l'inno nazionale e i colleghi americani si sono persino commossi. Credo mi ripeteranno i loro complimenti fino alla fine dei miei giorni africani.Alla fine, ovviamente, ho scritto intere pagine, che forse nessuno leggerà. Si è fatto tardi, ma forse è meglio così perché la mezzanotte appena trascorsa mi permette di festeggiare un'altra (mia) piccola ricorrenza: sono qui da un mese.

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