Arrivati il 4 agosto, al 7 non sappiamo già più né la data né il giorno della settimana. Passiamo il tempo a dormire (e per fortuna la notte si dorme e non si suda), andare al mare, fare bagni in acqua trasparente sostenuta da sabbia bianca (non troppo fine, che non si attacca alla pelle tipo farina e che la rende ancor più apprezzata), asciugarci al sole e rifare il bagno quando abbiamo caldo. Troppa fatica, ha decretato il maritopreferito il secondo giorno; dirò agli zii di non invitarci più, in effetti ci si stanca parecchio, ribatto io!
Domani cambiamo spiaggia, andiamo a Lozari, una lingua di sabbia lunga e senza scogli, che non si riempie mai e che vogliamo vedere da vicino.
Ho notato un fatto interessante: i bambini francesi e i di loro genitori, in spiaggia, sembrano mediamente più educati dei corrispettivi italiani. Giusto questa mattina un doppio italiano (dalla Toscana) fatto di due famiglie ognuna con due figli, era l’unica che si sentiva parlare tra tutte quelle presenti nell'arco di 50 metri. I figli urlavano, le madri li chiamavano a voce alta e parlavano tra loro urlando. Io i francesi li sento che sono francesi quando mi passano vicino e stanno parlando, non perché urlano dietro a un figlio.
Ovviamente non voglio dire che gli italiani siano cani e i francesi angeli, ma così, a occhio, in questi primi tre giorni, ho percepito questa differenza. E posso dirlo? Preferisco i francesi, come atteggiamento!
Love,MC