Diario di navigazione 14

Da Teoderica
Ieri sera sono finita a letto alle due, non ho dormito molto bene, alle nove è squillato il telefonino, erano i  primi auguri di Buon Anno del mattino, per fortuna che erano di un uomo, da noi, in Romagna, i primi auguri dell'anno nuovo, quelli del mattino, se offerti da una  donna portano jella.
Un tempo i bambini, solo i maschi' raggranellavano dei bei soldini facendo gli auguri al vicinato, davano gli auguri e ricevevano in cambio monetine e dolciumi.
Una signora che viveva accanto a me, una dolce vecchietta, ora non c'è più, si raccomandava che gli mandassi mio figlio per gli auguri, io ero sempre in pena, perchè questa vecchietta credeva che gli auguri  valessero solo se innaffiati da alcool, ai bambini lei dava da bere bicchierini di vov e di marsala , io mi raccomandavo  che non desse alcool a mio figlio, immancabilmente lui tornava a casa e aveva  bevuto, era brillo!
L'anno è iniziato bene auguri da un uomo.
Ho poltrito un altro po' a letto, i soliti lavoretti in più una sbiacatura alla camicia bianca di mio marito, poi colazione con due brioche, una miele e una alla marmellata, un tè al latte e due cappuccini , mio Dio come sto ingrassando!
Sono andata computer naturalmente, una cinquantina di mail da evadere, Alberto è un po' che dorme poco alla notte, speriamo che si calmi dopo il periodo natalizio, altrimenti non gli rispondo più.
Un po' di karaoke, mi mette di buonumore, andateci anche voi al karaoke on line e cantate e cantate le canzoni che vi piacciono di più.
Ho quindi fatto un po' di ricerca in internet per imparare a suonare il flauto dolce, sì vi dico la novità, dopo essermi messa a cantare ora voglio anche suonare...chi vivrà vedrà.
Pranzo con tagliatelle, cotechino e lenticchie e trionfo di frutta, per dolce i torroncini che ho appeso all'albero di Natale.
Al termine, dopo aver rigovernato, passeggiata lungo al fiume in un' insolita aria tiepida e soleggiata, il sole accarezzava la pelle, imbottita in un piumino e con uno scialle avevo addirittura caldo.
Nel pomeriggio sono andata a Ravenna, io abito in campagna, e complice la giornata di sole mi sono regalata un cono gelato, cassata e mascarpone, me lo sono assaporata lentamente, con la lingua io ficco il gelato fino in fondo al cono, mangio sino all'ultima briciola.
Mio marito  voleva un caffé e io per stare  all'ingrasso, così come mi ci sto dedicando amorevolmente,
ho preso un caffé alla viennese, ossia con cioccolato, panna montata e granella.
Un po' di saluti e di auguri a conoscenti, Ravenna è piccolina ci conosciamo in tanti, è calata la sera ed il freddo è arrivato, ho pensato di andare dentro la chiesa di San Francesco per riscaldarci e per vedere il presepe, si stava officiando la messa.
Inspiegabilmente, mio marito si è seduto ad ascoltarla, lui che neanche voleva entrare ad ascoltare la messa per il matrimonio di nostro figlio, a caval donato non si guarda in bocca, mi sono seduta anch'io, da tempo ho smesso di stupirmi  di chichessia.
All'improvviso un rumore assordante, come abbia fatto non lo so, ma mio marito è caduto lungo e steso con la sedia che volava via.
Un poco imbarazzato si è rialzato, ha messo a posto la sedia e raccolto i fogli del messale, abbiamo finito  l'ascolto della messa e siamo usciti.
Fuori che risate abbiamo fatto, il Signore l'ha punito diceva lui, ma non con cattiveria perchè non si era fatto male.
Come mi piace ridere, sullo stesso piano dello scrivere, del leggere, del cantare, del suonare, del fare all'amore, del mangiare, del ballare, del dipingere,  del pedalare...della vita, non fatevi intortare da ciò che dicono i savi, che il riso abbonda sulla bocca degli stolti, se controllate ci sono un  mucchio di proverbi e modi di dire contro il riso, voi state lontani da chi non ride perchè vi porteranno via anche il vostro sorriso.
immagine di Teoderica

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