Diario di navigazione 9

Da Teoderica
Ed eccoci qua, il 27 dicembre, al lavoro, caffè prego e grazie e nei momenti di pausa uno sguardo ai quotidiani, alle notizie che più mi interessano, quelle dei piccoli fatti delle persone comuni, che come il pane comune sono sempre buone da mangiare o da leggere.
Questa mattina mi ha colpito la storia di  Rosetta,  una splendida ragazza dagli occhi  verdi che amava cantare, disegnare e ballare, e leggeva e leggeva con lo stupore mai sazio.
Si innamorò ben presto, perchè chi ama la vita e le nove muse non può non perdersi nella musa più attraente che è l'amore.
Rimase subito incinta, si sposò in fretta e furia ed andò ad abitare coi parenti del marito che non riuscivano a comprendere il suo animo artistico.
Il lavoro era  importante, non i suoi disegni che servivano solo per accendere il fuoco e cantare poi non serviva,  ci si distraeva troppo.
Leggere e scrivere era per i signori che non han niente da fare.
Rosetta pian piano  si spense, lentamente come una candela finì i suoi  verdi giorni, il legno verde non brucia fa solo del gran fumo perchè non si deve morire a vent'anni.
Questa storia mi ricorda qualcuno che conosco personalmente, una donna che da sola si spense, cercò di adattarsi all'ambiente in cui viveva, riversò la sua arte nell'allevare l'adorato figlio, ma quando lui fu grande e se ne andò, all'improvviso la finestra fu nera, nera come la pece.
Voleva morire non sapeva che era già morta, ma qualcuno o qualcosa, da lontano o da vicino trafisse con piccoli fili di luce la gomma nera della finestra, i buchi piano piano si allargarono e da lì rientrò in lei la danza, il canto, il leggere, lo scrivere.
Ora la finestra non è tutta aperta, è a quadretti come quella dei carcerati ma non è certo morta nè metaforicamente, nè  realmente come la dolce Rosetta.
Finito il lavoro, verso le quindici, ho passeggiato lungo il fiume, in mezzo alla nebbia umida che qui da noi in Romagna non manca mai.
E' bello vagare in mezzo alla nebbia ovattata, il paesaggio diviene misterioso, fate o gnomi possono saltare fuori da un fosso, magari è solo una lepre ma chissà con in po' di fantasia potrebbe essere Mazepegul.
Chi è Mazapegul?
E' il folletto romagnolo, c'è chi giura che lo ha visto.
Se la notte vi sentite un peso nello stomaco, ansia e un po' di nausea, non è per i bagordi che forse avete fatto, è Mazapegul che viene a sedersi sul vostro stomaco per farvi i dispetti.
Mazapegul è un  birbante e se avete una bella moglie state attenti, perchè lui  ve la insidierà.
immagine di Teoderica

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