Il fatto è questo: stiamo per cambiare casa, che, nonostante ci spostiamo di 200 mt e che, almeno per quanto mi riguarda non si tratta di un vero trasferimento ma più che altro di un "ritorno alle origini" (faremo cambio di casa con i miei). La cosa ci sta elettrizzando non poco.
Tra i motivi principali è che per la prima volta compreremo una cucina nuova. Con dei cassetti. Una persona non si rende conto dell'importanza di un cassetto finché non manca. Noi abbiamo dovuto barattare la cassettiera con la lavastoviglie (non c'era altro posto) e sebbene rifarei altre 100 volte la stessa scelta, credo che i cassetti siano fin troppo sottovalutati. I cassetti in una cucina servono. Per mettere a posto le posate per esempio.
La seconda cosa (e non meno importante) è che finalmente avremo dello spazio. Dello spazio significa non avere scatoloni in giro per casa, avere lo spazio per fare un cambio stagione, non domandarsi ogni volta che si approfitta di un 3x2 sui detersivi "e ora dove lo metto questo?".
Poi avere spazio significa, poter invitare qualcuno a casa nostra per cena e riuscire a mangiare tutti intorno a un tavolo. Cose da nulla è? Almeno finché si danno per scontate.
La nostra cucina è perennemente sottosopra, in parte perché sono una disordinata cronica, in parte perché cercare di tenere in ordine con le posate perennemente in vista è praticamente impossibile. Si ok, forse il vero problema è che siamo disordinati. E pigri. Abbiamo cercato di dare un senso alla nostra cucina, ma non ci siamo riusciti, ad esempio creando una cassettiera sotto il tavolo, ma la realtà che dopo un po' si entra in una zona di confort, per cui anche le cose che non vanno bene, nella nostra testa vanno bene. Un trasloco è l'ideale, un trasloco permette di guardare tutto da una nuova prospettiva, Un trasloco permette di capire che si è passato troppo tempo seduti in un angolo ad aspettare che succedesse qualcosa.
Ecco questa è più o meno la nuova veste (temporanea) di questo blog "il diario di una ristrutturazione"