Come dicevo, sabato pomeriggio avevo l'ansietta e cercavo un modo per farmela passare. Mi sono ricordata di aver letto spesso che scrivere è terapeutico. Per anni, da giovane, avevo tenuto un diario ma mi sono resa conto che non ci pensavo da tantissimo tempo.E ho deciso di provare a riprendere.
Appena avuta questa idea volevo già fiondarmi al Tiger più vicino a comprare un quaderno nuovo ma poi mi sono resa conto che potevo risolvere la cosa in maniera molto più economica e ugualmente gratificante.Ho cercato bene bene in casa e ho trovato un diario di cui non ricordo nemmeno la provenienza, che mi piaceva un sacco come formato ma che aveva una copertina che non mi aveva mai convinta e mi sono detta che ci voleva poco rimediare: qualche washi tape e via!
Mi sono presa mezz'oretta tutta per me e ho scelto l'abbinamento di colori che più mi piaceva tra i tanti nastri colorati a mia disposizione. Finalmente ho potuto utilizzare i washi a pois teal e nero che mi aveva regalato la mia amica Silvia Ghirlanda di Popcorn , che non avevo mai avuto cuore di aprire per paura di sprecarli, e un rotolo di quelli di tiger venduti nelle confezioni da tre, che aveva una fantasia particolarmente carina e che ben si sposava con i colori degli altri due.Ho prima ricoperto tutto con un foglio di carta adesiva bianco in modo da coprire un po' di più i disegni originali della copertina (i washi spesso tendono ad essere leggermente trasparenti) e poi ho cominciato ad attaccare le strisce di colore.
Già questo devo dire che mi ha rilassata tantissimo. Avevo molte cose da fare quel giorno, come al solito del resto, ma mi sono fermata un attimo e mi sono dedicata a qualcosa che era solo per me (e che non fosse futile come tipo farmi lo smalto o cose così, che va bene anche quello, per carità, solo che preparando il mio "journal" sentivo di fare qualcosa di veramente importante).
Non ci ho messo molto e il risultato, come potete vedere dalle foto è molto carino!Non ho resistito e ho buttato giù subito due righe.La data la metto con il timbro datario... così per vezzo, perché son sciocca, e l'effetto mi piace.
Bene, mi chiederete voi, funziona?Allora, sebbene sia meno di una settimana che ho cominciato, devo ammettere di essere tornata a scriverci più e più volte, e ne sono rimasta molto sorpresa.,Mi rendo conto che mettere nero su bianco ciò che mi angoscia, mi fa paura o anche semplicemente il mio stato d'animo di quel momento mi dà il potere di "scomporre" ciò che sto provando o ciò che devo affrontare e lo rende meno insormontabile. Spesso la soluzione ad un problema o la risposta ad una domanda viene da sé, perché scrivere è come dialogare con sé stessi, a volte non arriva per niente o altre ancora... vabbè lasciamo stare!! Il punto è LIBERARSI dai pensieri!
Per questo ho deciso di adottare un metodo di scrittura libero, nel senso che non tengo un classico diario dove racconto la mia giornata, ciò che mi è successo, o comunque un resoconto di fatti: mi limito a buttare giù quello che ho in testa in quel momento, ciò che sto provando, senza preoccuparmi della forma o della chiarezza di ciò che scrivo. Non deve per forza avere una sequenza logica o risultare comprensibile: quelle pagine servono da svuotatesta. E funziona ve lo posso garantire. Quantomeno ci si sfoga e si va a letto più leggeri.
Se capita che soffriate di ansietta come me, spero di avervi dato una piccola dritta che vi aiuterà!
E se decidete di provare con il journaling svuotatesta fatemi sapere ;-)
Pretty