Diaz – Don’t clean up this blood

Creato il 10 aprile 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Anno: 2012

Distribuzione: Fandango

Durata: 120’

Genere: Drammatico

Nazionalità: Italia/Francia/Romania

Regia: Daniele Vicari

Credo che il film possa essere un’occasione per riflettere sul ruolo e sulla funzione sociale che la polizia di Stato dovrebbe svolgere in un Paese democratico”: queste le parole con cui il regista Daniele Vicari ha aperto la conferenza stampa, tenutasi a Roma il 6 aprile scorso, per la presentazione del suo ultimo lavoro, Diaz – Don’t clean up this blood, lungometraggio di finzione su alcuni dei fatti avvenuti a Genova durante il vertice G8 del luglio 2001.

Il film, nello specifico, focalizza l’attenzione sulla violenza fisica e sulle torture psicologiche perpetrate dalla polizia ai danni di 93 persone, tra giornalisti e manifestanti, durante l’irruzione notturna nella sede del Media Center del Genoa Social Forum prima e all’interno della caserma di Bolzaneto dopo.

I fatti narrati in proposito sono estrapolati dagli atti di un processo che attende ancora il terzo grado di giudizio e la cui sentenza definitiva stabilirà la condanna o meno dei numerosi poliziotti coinvolti.

Quella di Vicari è una regia di forte impatto emotivo. Le scene dei soprusi degli agenti di polizia che si accaniscono su uomini e donne inermi, e che costituiscono il cuore della narrazione, sollevano sdegno e rabbia.

Vicari: “Il senso profondo di Diaz sta nel raccontare il modo in cui sono stati sospesi i diritti delle persone, nel modo in cui le persone sono state devastate nel fisico e nello spirito. L’obiettivo narrativo principale del film è interrogarsi sul significato stesso della parola ‘democrazia’”.

Appare come un’occasione persa che, proprio in questo quadro di denuncia e di stimolo alla riflessione, il film non condanni parallelamente e anzi, censuri, l’azione violenta e devastatrice dei black block, un elemento tutt’altro che trascurabile nel contesto di quelle terribili giornate e che di democratico ha meno di niente.

I black block, quella schiera di gente che ha aggredito la città con spranghe e molotov, seminando il panico e violentando i principi pacifici delle migliaia di persone che al G8 di Genova manifestavano il proprio dissenso, in ‘Diaz’ sono ridotti a tre personaggi del tutto marginali, più vigliacchi che vandali. Peccato.

Nel cast del film, che conta 130 attori e 8000 comparse, Claudio Santamaria nel ruolo di Max Flamini, Jennifer Ulrich, Elio Germano, Renato Scarpa.

Presentato alla 62esima edizione del Festival di Berlino, Diaz – Don’t clean up this blood ha vinto il Premio del Pubblico nella sezione Panorama.

Ginevra Natale

Scritto da Ginevra Natale il apr 10 2012. Registrato sotto IN SALA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione


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