Ecco alcune delle domande che hanno trasformato il mio pomeriggio lava-stira-stendi in un lava-stira-stendi filosofico e cerebralmente estenuante. Più che cercare una risposta a domande così - sentendo una terribile nostalgia della piccola A. che mi avrebbe potuto donare suo malgrado alcune perline che mi avrebbero svoltato l'esistenza - ho cercato un comune denominatore e l'ho trovato. Ho capito chi me lo fa fa'. Me lo fa fa' l'amore, inteso come sentimento duro e puro che mi possiede, talvolta mio malgrado. E io che continuo a ripetere agli scorpioni che ci vuole disciplina...
E loro che in effetti stanno facendo progressi. E io che mi imbatto nei puntini di sospensione. Buffa, la realtà.
Me lo fa fare, dicevo, l'amore. Verso le cose impossibili che credo possano avverarsi, verso ciò che mi tiene sveglia la notte; l'amore anche verso ciò che sarei se non fossi così, l'amore verso ciò che sarà se è così che deve essere; l'amore verso ciò che è bello e irraggiungibile e l'amore verso quello che per un pelo stavi per dare per scontato. L'amore verso i perché e il dove, poi quello verso il buio perché alla fine gli occhi si abituano a penetrare pure l'oscurità; amore verso la luce di mezzogiorno che fa vedere tutti ma proprio tutti i difetti. Amore verso i difetti che cerchi di correggere mentre se ne presentano di nuovi e scopri pure di essere un po' come tua madre, un po' come tua nonna, un po' come tua sorella, un po' come tuo padre. Troppo poco come tuo padre.
Amore verso la velocità del brivido della felicità che se durasse anche solo qualche secondo in più ti sembrerebbe una cosa qualunque. Amore verso quei respiri profondi che ti ricuciono i piedi alla terra; amore verso chi ti vuole bene pure quando è difficile farlo; amore verso ciò che sfugge per farsi riacchiappare e amore verso che ciò che sfugge e sai già che è inutile riprovarci. Amore verso ciò che è stato, verso ciò che è, verso ciò che ti fa piangere e poi ridere e poi piangere e poi ridere. Amore verso i pensieri ricorrenti, i sogni premonitori, gli oroscopi empatici, le persone spontanee, gli amici che ti sfogliano e leggono pure quando fuori c'è il cartello non disturbare. Amore verso ciò che è vincolante in senso buono e pure ciò che è vincolante in quell'altro senso, perché alla fine un modo per divincolarti lo trovi, se lo vuoi trovare. Me lo fa fare l'amore per le idee che via via diventano sempre meno confuse; la consapevolezza che crederci te lo farà vedere; l'amore che se lo canti ti passa e pure se lo balli, ti passa. Il silenzio, il rumore, la paura dell'ambizione, la bellezza di saper dire mi dispiace. L'amore per ciò che è complicato, perché un giorno troverai la chiave per renderlo semplice. Amore verso ciò che si vede, ciò che non si vede, ciò che non si può dire e ciò che sarebbe meglio non tacere. Amore verso le linee che diventano cerchi e le cattive idee che si rivelano quelle col miglior finale. Amore verso ciò che non si capisce e ciò che un giorno, forse, lo capirai. E non sarà ancora tardi, per fortuna.
Me lo fa fare l'amore verso chi mi dice che così non si fa, se a una persona vuoi bene. Che sì, tu vuoi bene a quella persona, anche se non lo sai dire nello stesso suo linguaggio. E quindi me lo fa fa' pure l'amore per le lingue diverse che si imparano a conoscere dopo tanti o pochi tentativi di comprendersi usando regole diverse.
Tutto questo e molto altro che ho dimenticato è ciò che mi fa fare quello che spesso mi fa chiedere "Chi me lo ha fatto fa'?". Certe volte è bene che io me ne ricordi le ragioni perché dare le cose per scontate mi fa perdere la memoria a lungo termine. E non voglio pensare a cosa accadrebbe se mi facesse perdere pure la strada.
ARIETE
No, non te lo ha fatto fare tua madre, sei tu che l'hai voluto. Ora lascia perdere i capri espiatori e vatti a prendere quello che nemmeno tua madre può offrirti. Parola magica della settimana: supercalifragilistichespiralidoso. Da ripetere vorticosamente fino allo svenimento. Funziona.TORO
Sei approdato in paese (leggi in senso metaforico, per cortesia) dove nessuno parla la tua lingua. No, fanno solo finta di non capirla: ti stanno studiando, per il momento. Ti fregeranno di ciò che ti meriti a breve. Non avere fretta è la parola magica della settimana, anzi, realisticamente parlando, è la parola dell'anno. GEMELLI
E' la quinta volta che ci provi, ma niente. Chi te lo fa fare di cercare di rapinare il cuore della tua antica metà di mela per trafugare il suo interesse verso altra, nuova, metà di mela? Non ne vale affatto la pena di manipolare gli altrui cuori. Pensa a occuparti del tuo come fosse un lattante indifeso. Parola della settimana, ovvero mantra da canticchiare sotto la doccia: tutto scorre. CANCRONon è strano che tu ti chieda chi te lo ha fatto fare, è strano, però, che tu te lo chieda dal momento che la risposta la sai già. Te lo fa fare, ti ricordo, il fatto che sai che non tutte le storie che cominciano in un modo finiscono nello stesso modo. Certe storie, tipo la tua, non finiscono, solo cambiano. E cambiare è sintomo di maturità, non di vecchiaia. Mantra della settimana: escifeliceescifeliceescifelice.
LEONE
Lunga lista "chi me lo fa fare?" del leone è indicatore di sua spiccata capacità di mettere in discussione sue decisioni discutibili e/o improbabili. La domanda è puramente retorica perché Leone deve provarle, le cose, tutte. Lo deve fare prima di scegliere. Grande intelligenza di leone soprattutto in questo periodo fa di lui un guerriero valoroso e indulgente. E' la persona perfetta da avere intorno, purché lui si faccia avvicinare. Parola magica della settimana: stand by me.
VERGINE
Chi te lo ha fatto fare di sbrigarti tanto quando te la potevi pure prendere comoda? La tua inconscia consapevolezza che prendersela comoda è solo il mantra della domenica. E poi il tempo è relativo. E tu sai come impiegare il tuo relativamente alle cose che te ne fanno perdere la concezione. Parola magica della settimana: dammi solo un minuto.
BILANCIA
Sognare che un giorno sarai il presidente del regno della bellezza giusta, della tolleranza assoluta e dell'empatia tra esseri viventi con un numero di bulbi piliferi variabile da zero a infinito, ne vale la pena. Ricordatelo quando qualcuno ride di te sotto i baffi. In realtà quel qualcuno sta mascherando l'invidia per non avere il tuo stesso mitico sogno. Mantra magico della settimana: I believe in human beings.
SCORPIONE
Ma chi me lo fa fare a faticare tanto per fare le cose che mi piacciono, a inseguirle insistentemente e a crederci fermamente pure quando non si fanno acchiappare e tantomeno toccare? E' il tuo debole per quelle cose belle in modo imbarazzante, per quelle cose morbide in modo insopportabile, per quelle cose che sono assurde eppure non potrebbero essere che così. La fortuna non è cieca e comunque non c'entra. La determinazione sì. E lei, infatti, è la parola magica.
SAGITTARIO
Chi me lo fa fare a non ammettere che io non sono fatto per la monotonia e la stanzialità, anzi sono fatto per le sorprese che ti cambiano la giornata e il nomadismo del pensiero che ti porta l'ispirazione? Il fatto che tu te lo chieda è uguale a 100 punti per te. Avanti, puoi rompere ciò che ti rompe e puoi pure far combaciare la tua vita con ciò che la tua vita vuole (com)baciare. Parola della settimana: fatalità.
CAPRICORNO
Chi te lo fa fare di avere paura delle onde quando puoi imparare a surfarle? Bravo, nessuno. Allora perché non cominci subito? Il primo passo sarà quello che segnerà la svolta. Fatti ogni tanto un esame del sangue, ma più spesso un esame di coscienza. Mantra magico della settimana da ripetere appena sveglio e col sorriso: se c'è rimedio perché te la prendi? E se non c'è rimedio perché te la prendi?
ACQUARIO
Chi te lo ha fatto fare di mangiare le caramelle senza sbucciarle? Te lo ha fatto fare il fatto che erano belle anzi bellissime. E te lo ha fatto fare pure il fatto che in fondo in fondo lo sapevi pure tu che erano troppo belle per essere semplicemente buone. Ne varrà la pena, comunque. Quando non darai loro un centesimo di fiducia, loro ti stupiranno. Parola magica della settimana: vai così che è una figata perché una storia così non c'è mai stata. Sì, Jovanotti, perché?!
PESCI
Chi me lo fa fare a credere che l'amore non corrisposto possa diventare corrisposto prima che finisca l'estate? Ecco cosa te lo fa fare: la consapevolezza che in amore e in terra le cose magiche accadono davvero se hai l'accortezza di non mettere paletti alla provvidenza. Mantra definitivo della settimana: sono predisposto al lieto fine e all'incipit che già dalle prime righe si capisce che la storia funzionerà.