Tiziana: poi ho notato che non sto vomitando, da circa un mese...ed è successo molto raramente nella mia vita.Non è che non mi arrivino i momenti in cui sento il desiderio di andare al frigo, pero' mi dico:" no, aspetta. Perche' lo vuoi fare?", è come se cercassi di sentirmi di piu', di ascoltarmi dal di dentro...non so se mi sono spiegata bene.Lavinia: io me la devo prendere con qualcuno, un po' perche' ho fame, un po' perche' sono nervosa perche' per me il passato non è passato, tutto quello che è successo è come se fosse successo ieri, ho tutta questa rabbia addosso e non so gestirla.Da una parte mi rendo conto che mi è utile che tutto sia traballante, così mi viene l'ansia e mi si chiude lo stomaco, dall'altra capisco pure che non sono piu' in grado di capire cosa devo fare.Io accetto consigli, ditemi cosa devo fare per costruire qualcosa e non per distruggerla.Lavinia era completamente posseduta dalla malattia e cio' che, inizialmente, poteva apparirle come un controllo onnipotente di sè, ora iniziava a rivelarsi per cio' che realmente era.Il disprezzo che Lavinia provava verso se stessa si stava spargendo ovunque, la conduceva ad una distruttivita' generalizzata tanto da non riuscire ad arginare la distruttivita' di cui era portatrice: non l'amore per i suoi bambini, non l'amore per la famiglia, niente sembrava riuscire a tenerla ancorata ad un funzionamento sano, ma la richiesta implicita di aiuto, l'ammissione della remota possibilita' di delegare la gestione della patologia (e conseguentemente della cura), lasciavano intravvedere la possibilita' che Lavinia si ritirasse dall'esercizio della sua volonta', rispetto alla malattia, e desiderasse di essere aiutata.Daniela: e allora fai come Tiziana, ricomincia a mangiare e vedi come va, vedi se le cose migliorano.Lo sappiamo che il problema non è tutto lì, ma uno dovra' pure cominciare da qualche parte, no?Inizia dal cibo.Ti dico una cosa bella: io oggi ho fatto colazione e ho pranzato e non ho vomitato nulla.Lo so che non sara' sempre così, ma oggi è andata bene, no?Bisogna accontentarsi delle piccole cose, un po' alla volta, piano piano...Ti devi affidare a qualcuno perche' da sola non ne esci, non puoi contare solo sulle tue forze perche' è come se non fossi piu' tu in possesso di te stessa.Ti serve qualcuno che, dall'esterno, ti dia un esame della realta'.Tratto da LE FIGLIE DEL DIO DELL'INVERNO, di Zaira Procopio
Obiettivo numero 1: ricominciare____> raggiunto.Obiettivo numero 2: ricominciare da qualcosa che non sia il cibo_____> ancora non ci siamo...sto facendo a pugni con la depressione che mi impedisce di trovare nuovi stimoli che vadano a sostituire il pensiero del cibo, ma non riesco ad avere la meglio.L'importante pero' è
D.A:COLAZIONE una tazza di tè zuccherato + 6 frollini con zucchero di cannaSPUNTINO nientePRANZO in aggiornamentoMERENDA in aggiornamentoCENA in aggiornamento