Dicono che l’Umberto ha rispolverato la canotta degli anni 90, il portafortuna. Non è vero, nella fretta di scappare non ha fatto in tempo a vestirsi.

Ha seminato rabbia, intolleranza, odio per la politica, divisione, arroganza ed illusioni per 25 anni e adesso è vittima di se stesso.
I giornali dicono che ha rispolverato la canotta magica degli anni 90, quella che lo faceva passare per rivoluzionario contro la Roma ladrona della prima repubblica ed invece era solo ricerca di un posto, fisso, alla mangiatoia.
Non ha rispolverato nulla, sono stati i suoi che lo hanno fatto scappare in fretta e furia e la badante non ha fatto in tempo a vestirlo, una volta messo al sicuro si è rivestito del tutto ed ha cambiato le mutande, il perchè non è difficile da immaginare.
Me lo aspettavo, anche se non così tardi, pensavo fossero più furbi i padani, non osavo nemmeno sperare nella loro intelligenza, sconosciuta del tutto, alla stragrande maggioranza dei partecipanti alla sceneggiata di Pontida.
Non si può invocare la galera per i politici corrotti, gli evasori, i corruttori. Dare del mafioso a Berlusconi e poi parargli il culo con leggi ad personam e depenalizzando il falso in bilancio.
Ha attaccato il nepotismo dei democristiani e poi ha imposto quell’imbecille del figlio al consiglio regionale della Lombardia, per non parlare di avere candidato quell’idiota di Cota in Piemonte ricorrendo a liste con firme false.
Insomma la lega nata contro l’illegalità e la corruzione una volta seduta a tavola si è trasformata in piranha mangia tutto quello che trova anche se non è commestibile.
Ha messo tanta benzina vicino al fuoco, ha raccontato tante palle, ha promesso padania libera e federalismo e non ha combinato niente, più alzava il presso del suo sostegno al mafioso, parole sue, che fa il capo del governo e meno ha pirtato a casa, scodelle di farina e basta, senza nemmeno le uova per fare la pasta.
L’unica cosa che gli è riuscita bene è sistemare il figlio in Regione.
Se l’avesse portato alla Asl per una visita di controllo gli sarebbe stata riconosciuta la pensione ed anche l’affido, se solo gli avessero chiesto le tabelline si sarebbero immediatamente resi conto che ha il cervello di un lattante.
Adesso con le palle che racconta sulla manovra sta esagerando, va oltre ogni decenza, ed è riuscito ad insultare anche una cosa che non esiste: l’intelligenza dei leghisti, dei padani.
L’unica cosa degna di nota che ha fatto dal 2000 in poi, meritevole del premio Nobel per la biologia, è la scoperta dell’embrione primitivo dell’intelligenza del leghista.
Solo che appena l’ha scoperta le ha fatto girare i coglioni ed ha dovuto scappare, in canottiera.
Se solo la Rosi Mauro fosse stata più veloce gli avrebbe messo la camicia verde, fortunatamente non ha preso freddo, fa un caldo boia.
Lega contestata, Bossi “scappa” nella notte.