Dicono di noi; Una cliente scrive al corriere alla posta della sig.ra isabella Fedrigotti

Creato il 29 marzo 2012 da Maurizio Picinali @blogagenzie

Gentile signora Bossi Fedrigotti, mi chiamo Gaia, sono sposata e vorrei comprare casa. Come ogni settimana, anche questa volta, ho aperto speranzosa l’inserto del Corriere e ho cercato la zona che mi interessa. Alla voce «trilocali» c’erano 37 annunci. «Bene» ho pensato, «una buona offerta». Ho cominciato a leggere e ho scoperto che sul totale degli annunci solo 11 specificavano il prezzo (meno di un terzo) e di questi solo 6 riportavano sia il prezzo che la metratura. Se voglio conoscere questi «dettagli» devo telefonare e sperare che me li dicano, altrimenti mi toccherà prendere un appuntamento (naturalmente in pausa pranzo o nelle ore serali perché il sabato non tutte le agenzie lavorano).FOTO la Sig.ra.Isabella Bossi Fedrigotti .Ora mi domando: ma che senso ha? Davvero per chi vende questo essere vaghi e fumosi (quando non addirittura barare sui metri quadri) ha un ritorno in termini di numero di clienti? Fatte le debite differenze, è come se entrassi da un panettiere e per sapere il prezzo al chilo del pane mi chiedessero di passare dall’ufficio clienti o come se mi dessero un sacchetto e mi dicessero: «Questo è il prezzo, ma quanti panini stai comprando è una sorpresa». Personalmente non tornerei mai più da quel panettiere. Credo che, come me, chiunque sta cercando casa abbia già un’idea abbastanza chiara di quanto grande vorrebbe fosse e di quanto può spendere: ma allora, perché non dargli la possibilità di conoscere da subito questi dati? Ormai ho deciso di chiamare solo quelle agenzie che pubblicano chiaramente e senza troppi fronzoli le informazioni che mi interessano, forse ci metterò più tempo, ma di sicuro mi affiderò più volentieri all’intermediazione (e se poi qualche agenzia specifica anche l’indirizzo e il piano dell’appartamento allora mi conquista davvero).
Gaia Melotti
RISPOSTA
Io non cerco né compro casa, però siccome piace sempre sognare, guardo i prezzi degli immobili anche solo per verificare se quel che si sente dire in giro («i prezzi scendono!» o, al contrario, «i prezzi salgono!») corrisponde a verità. E riconosco che, esattamente come lei, mi indispettisce costatare che quasi mai è citato il costo. Immagino che le agenzie lo facciano per non spaventare i clienti con certe cifre eventualmente esosissime, ma, come lei, mi domando quale sia alla fine il tornaconto di tale riservatezza, quanti, cioè, una volta visto l’appartamento, si lascino convincere all’acquisto nonostante il superprezzo infine rivelato. O forse il riserbo è dovuto a motivi fiscali? Sempre per questioni di sogno, a volte mi capita di guardare anche gli annunci immobiliari sui giornali stranieri: e noto che, nonostante qualche eccezione, in genere riportano puntualmente i prezzi.
Isabella Bossi Fedrigotti
TRATTO DAL corriere.it 28 Marzo 2012


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