Dicotomìa
Dal greco dikhotomìa ‘divisione in due parti’, composto di dico- ‘diviso in due’ e -tomia ‘tagliare’.
Sostantivo femminile.
1. Rigida divisione o suddivisione in due parti, anche in senso figurato: scissione, frattura o forte divergenza di opinioni in un organo direttivo, in un partito o simili.
2. (filosofia) La divisione logica di un concetto in due nuovi concetti, che esauriscono l’intera estensione del primo.
Il primo degli argomenti di Zenone contro il movimento, in cui l’impossibilità del superamento di un dato spazio è dimostrata considerando che un corpo, per percorrere un determinato spazio, dovrà prima superare la sua metà, e prima ancora la metà di questa metà, e così via, giungendo alla progressiva e infinita divisione dello spazio, che rende inconcepibile il moto.
3. (biologia) Nelle classificazioni biologiche, il rapporto di due caratteri che si escludono a vicenda.
4. (botanica) Tipo di ramificazione apicale (detto anche dicopodia), nel quale l’apice dell’asse si divide in due apici, i quali continuano l’accrescimento dando origine quindi a due assi secondarî o rami, i quali possono a loro volta biforcarsi una o più volte nello stesso modo.
5. (astronomia) Antica denominazione della fase lunare corrispondente al primo o all’ultimo quarto.
Una (parola) giapponese a Roma
Lipofilling [lipo’filling]
Composto di lipo- e dell’inglese filling, derivato di (to) fill ‘riempire’.
Sostantivo maschile invariabile.
In chirurgia estetica, tipo di liposcultura, eseguita con autoinnesto di tessuto adiposo, prelevato con ago cavo da zone in cui esso è particolarmente abbondante, e inoculato nell’ipoderma, in corrispondenza della ruga o della depressione cutanea dove si vuole effettuare il riempimento.
RUPERT EVEREST
Il più alto attore britannico.
Di Pietro Scalzo.
Quarantesimo libro, quinto indizio
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