By Susanna de MottoniPublished: 9 August 2011
Un percorso iniziato dieci anni fa, che ha condotto a esposizioni e gemellaggi europei e che mira alla costituzione di un museo permanente e di un’exhibit diffusa e multisensoriale a Trieste. Tutto, neanche a dirlo, a base di caffè. E’ il progetto a cui si è dedicato e si sta dedicando Gianni Pistrini, esperto assaggiatore e giornalista.
I commerci da Trieste partono e si diramano, ugualmente Pistrini decide di ricreare una rete di relazioni fra città e musei europei consacrati al caffè. Ne nascono una serie di gemellaggi: nel 2004 con il museo della Probat Werke di Emmerich in Germania, nel 2006 con il Museo del caffè di Vienna, nel 2008 con Caferama, a Zuoz nel cantone dei Grigioni in Svizzera, e infine nel 2010 con il Museo dell’Avventura Peugeot in Francia, marchio oggi noto per le sue automobili, ma un tempo per le sue lame e macinacaffè.
Ogni accordo è un legame, che si suggella con lo scambio di un oggetto simbolico (nella foto il tostacaffè ricevuto nel 2004, con il primo gemellaggio). Il cimelio a ricordo di Trieste è una storica tessera annonaria datata 1917 in lingua tedesca, italiana, croata e slovena, grazie alla quale le famiglie triestine, in tempo di guerra, potevano richiedere la propria razione mensile di caffè, 250gr.
Il prossimo gemellaggio, che guarderà al Portogallo o all’Olanda, è in fase di definizione e verrà presentato, come di consuetudine, a TriestEspresso expo, la fiera biennale, la cui prossima edizione andrà in scena dal 25 al 27 ottobre 2012. Nell’attesa che possa prender forma un museo permanente, magari nella storica sede del Porto Vecchio di Trieste…
Nella foto di copertina, Gianni Pistrini presenta il primo gemellaggio.
Per approfondire: Il Museo del Caffè di Trieste nelle sue tappe più salienti
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