I titoli cult li conosciamo tutti.
Ghostbusters;
I Goonies;
La saga di Indiana Jones;
Star Wars;
Ritorno al Futuro;
I Gremlins;
Commando;
Highlander;
Rocky e Rambo;
… E tanti altri ancora. Li abbiamo visti e rivisti millemila volte, complice le graditissime repliche che, puntuali come le feste comandate, arrivavano ogni anno. E che oggi ci mancano un po’.
Tuttavia ci sono dei film degli anni ’80 che non sono universalmente riconosciuti come cult, ma che per me sono imprescindibili. Proverò a citarne soltanto dieci (più quello bonus che vedete qui sopra). Semmai poi aggiungete voi.
Il mio nome è Remo Williams
1985
di Guy Hamilton
Corto Circuito
1986
di John Badham
Ammazzavampiri
1985
di Tom Holland
All’inseguimento della Pietra Verde
1984
di Robert Zemeckis
Society – the horror
1989
di Brian Yuzna
Hercules
1983
di Luigi Cozzi
The Barbarians
1987
di Ruggero Deodato
L’Alieno
1987
di Jack Sholder
Navigator
1986
di Randal Kleiser
Una strega chiamata Elvira
1988
di James Signorelli
Questo è quanto, ma si tratta pur sempre di una top 10 molto istintiva, pensata e scritta nell’immediato, senza riflettere troppo e senza ritoccarla in fase di editing. Ci ho pure infilato un paio di trash-movie francamente imbarazzanti (italiani, guarda un po’), ma che ai tempi ebbero la loro gloria, anche al botteghino.
Appena salvata la bozza dell’articolo mi sono ovviamente venuti in mente almeno altri venti titoli, ma ho deciso di lasciare tutto così, come l’articolo è nato nella prima stesura. Semmai aggiungete voi ciò che ritenete opportuno e “degno”
Non voglio fare grandi ragionamenti in merito, ma uno è talmente lampante che in realtà è sufficiente trascriverlo: fate il conto delle idee e dei franchise originali che emergono dalla mia top 10, e poi cercatene altrettanti nei film usciti negli ultimi anni.
Risultato della ricerca?
Ve lo dico io: quasi zero.
Le idee originali non sembrano esistere più, se non nel cinema indipendente, che non sempre è però sinonimo di qualità. I limiti di budget, spesso citati come pungoli per tirare fuori il meglio di un regista indie, sono in realtà azzoppanti. Non sempre, ma in molti casi sì.
Le grandi produzioni preferiscono saccheggiare fumetti e libri, spingendosi perfino su quelle che, prima delle trasposizioni cinematografiche, erano testate secondarie o dimenticate. Penso per esempio a Kick Ass, che era noto solo ai fumettari più incalliti. O ai G.I. Joe, che non si filava più nessuno da anni.
Altra miniera di franchise da stuprare sfruttare è quella della letteratura young adult, da Harry Potter ad Hunger Games, passando per Twilight e Percy Jackson.
Di progetti creati ex novo per il cinema, rimanendo nel campo dei blockbuster movie, mi vengono in mente solo pochi titoli. Pacific Rim, Elysium, John dies at the End, e non molti altri.
Tra l’altro non si tratta di film che hanno fatto sfracelli al botteghino quindi, forse eccettuando Pacific Rim, difficilmente diventeranno delle saghe, come in passato avveniva per Robocop o Highlander.
Meditate, gente…
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(A.G. – Follow me on Twitter)
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