Dieci cose da sapere su Emis Killa: Il Rapper molto amato dai giovani

Creato il 28 luglio 2014 da Moveup

Scritto da: Giovanni Di Maggio 28 luglio 2014 in Gossip Inserisci un commento 27 visite

Emis Killa, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, è un rapper italiano nato a Vimercate il 14 novembre 1989.

Dopo un’infanzia turbolenta passata tra la madre, operaia palermitana, e il padre, musicista di Vimercate costantemente depresso, e affetto da disturbo bipolare della personalità, appena adolescente decide di mollare gli studi per fare alcuni lavori, tra cui quello del muratore.

Nello stesso periodo decide di portare avanti quella che è la sua vera passione, e pertanto comincia a dedicarsi solo ed esclusivamente al freestyle. Ed è a questo punto che decide di adottare il nome d’arte Emis Killa:

“Il soprannome Emis arriva dall’epoca in cui facevo i graffiti, Emi era il diminutivo di Emiliano che è il mio nome e la “s” era una bella lettera. Killa, dallo slang americano, sta per killer, perché avevo vinto tutti i concorsi di freestyle.”

Nel 2012, con la pubblicazione dell’album “L’erba cattiva” arriva il successo, e per il rapper di Vimercate comincia la scalata della classifica degli album più venduti in Italia.

10 curiosità su Emis Killa

Dopo la pubblicazione dell’ultimo album “Mercurio” , Emis Killa ha appositamente voluto incontrare in suoi fans in una video chat organizzata da Vevo Italia. Durante la chat il giovane rapper ha risposto ad una serie di domande, cha aiutano un po’ di più a conoscerlo.

Per esempio adesso si sa che Emiliano Giambelli odia il freddo, e che ha dormito anche per strada; e ancora che per il momento non lascerebbe l’Italia, e che la Sicilia (la terra della madre) è una bella terra che porta sempre nel cuore. Inoltre scopriamo che ultimamente gli piace tanto leggere, e che di sé non ama i denti e la sua irascibilità; non gli piace la nuova generazione e ancora che si è rotto parecchie volte i co******.

Ecco il video integrale dell’intervista rilasciata da Emis Killa poco dopo la pubblicazione di “Mercurio”:


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