DIECI DICEMBRE - George Saunders

Creato il 02 gennaio 2014 da Lalettricerampante
Fa freddo, fuori. C'è aria di ghiaccio, di neve. E sul mio comodino c'era un libro che mi trasmetteva questa stessa sensazione. Dieci dicembre. E poco importa se oggi è il due gennaio. Poco importa se un fiocco di neve così perfetto come quello in copertina non l'avevo mai visto. Poco importa se il cielo fuori non è così azzurro. Dovevo prendere questo libro dal comodino e iniziare a leggerlo. 
Ne ho sentito parlare tanto, tantissimo e talmente tanto bene che ne avevo un po' paura. Come quando tutti ti dicono "devi assolutamente leggerlo/vederlo/conoscerlo" e tu da un lato non vedi l'ora e dall'altro temi che una volta letto/visto/conosciuto ti sarà rimasto indifferente.
In questo caso, però, sapevo che non sarebbe successo. Me lo sentivo che avrei amato questo libro. Un po' perché sono racconti, dieci, come il giorno del mese di dicembre che dà il titolo alla storia conclusiva e a tutta la raccolta, e io amo follemente i racconti. Un po' perché è pubblicato da un'altra delle mie case editrici preferite, la minimum fax, che non mi ha mai delusa. Un po' perché non lo so. Me lo sentivo. Sentivo che quel fiocco di neve che svetta su quella copertina azzurra mi sarebbe entrato dentro, anche se non avessi messo la lingua fuori per assaggiarlo durante una nevicata.
In ognuno di questi dieci racconti, George Saunders ci racconta un pezzo di mondo. Lo fa a modo suo, mescolando reale e surreale, follia e concretezza, tristezza e risate. Dolore e amore. Possibilità di riscatto ma anche declino più totale. C'è un bambino che guarda fuori dalla finestra e si accorge che la sua coetanea vicina di casa è in pericolo, ma non sa se intervenire o meno, perché facendolo disobbedirebbe ai suoi genitori. C'è un uomo che pianta una croce in giardino e la addobba, a seconda delle occasioni. Ci sono due famiglie, una ricca e una povera, che si scontrano per l'adozione di un cagnolino e per il bene che si trasmette ai figli. Un laboratorio dove cercano di creare la pastiglia perfetta per curare i mali d'amore, il troppo e il troppo poco. C'è il messaggio di un capo ai suoi dipendenti, a quali richiede impegno e sacrifici. C'è un uomo un po' vigliacco che fa uno scherzo a un suo pseudoamico, senza rendersi conto della portata di tale scherzo. C'è una famiglia che per adeguarsi agli altri e abbellire il suo giardino appende in cortile degli extracomunitari, una decorazione proprio all'ultima moda. Il ritorno a casa di un reduce di guerra e un uomo che vede qualcosa che non dovrebbe. E poi si arriva alla fine, al Dieci Dicembre del titolo, che per me è stato sicuramente il racconto più bello della raccolta. La storia della vita di un vecchio e di quella di un bambino, che si incrocia per caso sulla superficie di un lago ghiacciato, a dodici gradi sottozero.
Inizi a leggere questi racconti e non ti fermi più. Non riesci nemmeno volendo. Saunders con i suoi racconti, con i suoi personaggi, ci racconta della società di oggi e di come a poco a poco potrebbe diventare. Ci racconta le sue ipocrisie, le sue debolezze, le sue paure, la sua follia. E lo fa in modo magistrale.
Sulla copertina è riportato un commento del New York Times Magazine, che lo classifica come "Il più bel libro che leggerete quest'anno". Non so se sarà davvero così (anche perché è il primo che leggo quest'anno e mi auguro vivamente che non sia così, che altri almeno gli si avvicinino), ma non vorrei comunque essere nei panni di quelli che leggerò subito dopo di lui.
Titolo: Dieci Dicembre
Autore: George Sauders
Traduttore: Cristiana Mennella
Pagine: 222
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: minimum fax
ISBN: 978-8875215194
Prezzo di copertina: 15,00€
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formato brossura:Dieci dicembre
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