In un primo incontro di terapia di gruppo, dieci donne (psicoterapeuta inclusa) si raccontano. Ciascun capitolo è una lunga digressione sulla vita di ognuna di loro: hanno età diverse, fanno lavori diversi, hanno alle spalle diverse esperienze e percorsi di vita. Tutte sono accomunate da una rabbia, una mania, un qualcosa che le porta da tempo a confidarsi con Natasha sul lettino della psicologa.
Le storie sono interessanti e coinvolgenti... ma di fatto il romanzo si ferma qui. Dieci storie e poi ognuno per la sua strada. Per tutto il tempo mi domando Ottimo, ma dove vuole arrivare? e alla fine non arriva da nessuna parte. Almeno dal punto di vista narrativo. Semplicemente (che non è cosa da poco) lascia a ogni lettrice una delle dieci donne in cui identificarsi.
E magari anche un divertissement narrativo: prendere una di queste dieci donne e farla diventare protagonista di un racconto, un romanzo, una digressione. Più che un romanzo, uno spunto per esercitare la scrittura.
Forse è qui che voleva arrivare :-)