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Dieci ottimi motivi per cui non bisognerebbe mai perdersi gli Hunger Games!

Da Glinda
Continua la mia piccola e deliziosa avventura sul blog Mondadori Mondi Chrysalide! Dopo aver recensito Il canto della rivolta (qui), ho pensato di riunire tutti i motivi che mi hanno spinto ad amare alla follia la saga di Suzan Collins e di condividerla con voi, ovviamente! Quella che vedete qui è solo un'anteprima del post completo, che potete trovare su Mondi Chrysalide e a cui spero tutti voi parteciperete, perché sono davvero curiosa di leggere la vostra lista dei 10 motivi per cui non bisognerebbe mai perdersi gli Hunger Games! Dà assuefazione. Leggendo questa saga l’unica cosa possibile è: mangiare, vivere e respirare, solo ed esclusivamente Hunger Games. La si inizia e non si può più abbandonarla, nemmeno quando glio occhi si chiudono sulle pupille stanche o quando le braccia non riescono più a reggere il libro. Se si cede al sonno, allora l’arena viene con te. La storia è incredibile, originale, drammatica e atrocemente realistica. Immaginate un mondo futuro in cui l’America è suddivisa in dodici distretti che ogni anno sono obbligati a offrire alla propria capitale due ragazzini come tributi per un reality show. Nulla di ché, direte voi. Be’, e se nei giochi i ragazzini dovessero uccidersi l’un l’altro fino a quando non ne rimane uno solo, mentre tutto il mondo resta a guardare? I personaggi secondari, sono tutti meravigliosi. Chi l’avrebbe detto che un ubriacone dalla parolaccia facile, uno stilista che porta l’eye liner color oro, una parruccona coi capelli rosa e una banda di eccentrici parrucchieri e truccatori tatuati e dipinti di colori improponibili, sarebbero stati capaci di conquistare così tanti lettori? E poi c’è Peeta, personaggio tutto da scoprire che possiede qualità insospettabili e dimostra una forza d’animo e una devozione in grado di distruggere qualunque barriera. Allora che ne dite? Volete leggere la lista completa e magari condividere con me la vostra personalissima lista?  Allora non vi resta che cliccare qui e lasciarvi guidare dalle note dell'inno di Panem...

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