Dieci secondi col diavolo di Robert Aldrich in dvd

Creato il 30 gennaio 2016 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
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  • Anno: 1959
  • Durata: 93'
  • Distribuzione: CG Entertainment
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Gran Bretagna
  • Regia: Robert Aldrich

L’acclamato regista di pellicole quali Che fine ha fatto Baby Jane? (1962), Quella sporca dozzina (1967) e il cruento Quella sporca ultima meta (1974), nel 1959 tornò, dopo Prima linea (1956), a occuparsi di questioni belliche, mettendo in scena un film sospeso tra la crudezza degli effetti della guerra e il dramma personale dei protagonisti, schierati l’uno contro l’altro a seguito di uno scellerato patto. Parliamo, ovviamente, di Robert Aldrich e del suo Dieci secondi col diavolo (Ten Seconds to the Hell), un’opera probabilmente minore ma che merita comunque una certa attenzione nella misura in cui affronta questioni che stimolano riflessioni significative su ciò che il secondo conflitto mondiale comportò per il popolo tedesco. I due splendidi protagonisti, un Jack Palance che riveste insolitamente il ruolo di personaggio positivo e Jeff Chandler, un cinico prodotto della miseria della guerra, si fronteggiano in uno confronto morale che schiaccia sul piano psicologico una vicenda che all’inizio si presenta con un respiro più ampio: una sovrapposizione di piani, dunque, che articola un’opera in cui è l’analisi dello scontro ciò che più interessa al regista.

Sei reduci di guerra, tedeschi ma tenacemente avversi al regime nazista, posizione che causò loro non pochi problemi, alla fine del conflitto tornano a Berlino e vengono reclutati per disinnescare le bombe inesplose che i vari raid aerei delle forze alleate avevano sganciato sulla capitale tedesca. Liberamente scelgono di intraprendere la rischiosissima missione, data l’elevata probabilità di rimanere uccisi, e ciò che li induce a questo compito suicida è una sorta di sfida alla morte, un senso di sradicamento che li porta ad esporsi ai più grandi pericoli, non avendo niente e nessuno da perdere. Riuscitissime le sequenze in cui li vediamo alle prese con le operazioni di disinnesco, la suspense che il regista sapientemente dosa per tutta la durata delle manovre cattura l’attenzione dello spettatore che tiene il fiato sospeso fino alla loro conclusione. La macchina da presa indugia impietosamente sul panorama di una Berlino distrutta, un paesaggio quasi lunare che rende bene l’idea della devastazione.

Tra l’altro al film di Aldrich è certamente ispirato il Land of mine del regista danese Martin Zandvliet, visto recentemente alla Festa del Cinema di Roma, e fra poco distribuito nella sale italiane, in cui ad alcuni soldati tedeschi fatti prigionieri viene affidato l’ingrato incarico – a cui non possono sottrarsi – di sminare l’intera costa nord orientale del paese. La stessa tensione rivive in questo film che rievoca un pezzo di storia quasi mai trattato dalle narrazioni ufficiali.

In Dieci secondi col diavolo c’è anche spazio per una relazione sentimentale con l’unica presenza femminile, una Martine Carol che, con una recitazione un po’ melensa, fa la spola tra i due protagonisti, scegliendo ovviamente alla fine il personaggio positivo e, soprattutto, unico superstite. C’è da segnalare che il film subì gli impietosi tagli dei produttori che ridussero la durata da 131 a 93 minuti, provocando dunque un consistente danno alla sceneggiatura originale che probabilmente avrebbe potuto, se mantenuta, articolare in maniera più profonda l’economia dei rapporti tra i vari interpreti. Nonostante tutto, Dieci secondi col diavolo rimane un’opera significativa che rievoca da una prospettiva inedita la brutalità della guerra, soprattutto in termini di degenerazione psicologica dei protagonisti, cui viene fatalmente strappata la speranza nel futuro.

Pubblicato da Sinister Film e distribuito da CG Entertainment Dieci secondi col diavolo è  disponibile in dvd, in versione originale sottotitolata e doppiata in italiano e con trailer originale dell’epoca.

Luca Biscontini

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