Dieci spettatori con cui NON vedere un film divertente

Creato il 15 luglio 2013 da Mcnab75

Una top ten di lunedì è un po’ un’eccezione, ma in questo periodo dell’anno ci sta.
Ci sta soprattutto perché in questi ultimi due mesi mi sono sparato un sacco di film “divertenti”, direttamente al cinema, sorbendomi al contempo le chiacchiere da bar da blog che fanno loro da contorno. Ed è così che scopro l’esistenza di una gran varietà di persone che non vorrei mai al mio fianco durante una di queste proiezioni.
Il film “divertente”, a casa mia, è qualcosa che sta tra Avengers, Pacific Rim e Star Trek. In passato la categoria era ben rappresentata dai film di Stallone e Schwarzenegger, tanto per capirci. Pellicole di cui ora alcuni “critici” e blogger parlerebbero male preventivamente, che è poi l’esercizio più idiota al mondo.
Venendo a noi, ecco la top 10…

Dieci spettatori con cui NON vedere un film divertente

  • Il fan di Ferzan Ozpetek

Non è un buon compagno di cinema, perché non mancherà di rimarcare quanto quello “stupido film” manca di introspezione e di spessore psicologico nei protagonisti. Il tutto con un insopportabile tono di superiorità morale, rimarcando la propria sensibilità, in contrastro con la vostra rozzezza.

  • L’esperto di cinema

Nemmeno lui va bene, perché nella sua mente sta già pensando a come e dove trovare dei punti deboli del film, per poi bocciarlo (compiaciuto) in fase di recensione. Ovviamente voi rischiereste di diventare le cavie delle sue elucubrazioni folli, che vi interessi o mento sentirle.

  • Il Nerd

Quello che ha letto prima il romanzo o il fumetto del film che state vedendo, e che non mancherà di farvi notare quanto sia migliore la versione cartacea rispetto a quella cinematografica. E lo farà dal primo fottutissimo minuto di proiezione.

  • Il Radical Chic

Quello che “ma alla tua età ti piacciono ancora i film sui robot giganti?” Sì perché ora lui guarda solo documentari sulle saldatrici polacche, o sulla vita del più famoso giocatore di morra cinese. Un compagno sgradevole, soprattutto se inizierà a farvi notare quanto sia stupido appassionarsi di qui filmacci che piacciono tanto alle masse ignoranti.

  • L’appassionato di vecchiume

Quello che gli ultimi film belli li hanno girati negli anni ’60, perché poi la fantascienza, l’horror, il thriller etc etc sono morti. Quello che “oramai il cinema è tutto effetti speciali“, e che secondo lui era meglio il King Kong del 1933. Vi verrà voglia di picchiarlo, credetemi.

  • Spoiler-man

Ossia il pirla che si è già guardato il film in streaming su un sito americano, magari con una qualità di merda, ripreso da una videocamera a mano. Lui sa già tutti i colpi di scena, il finale etc etc, e ci tiene a condividerli col mondo intero. Nocivo come la varechina nel caffè.

  •  L’Ingegnere

L’ingegnere è il tizio che se ne frega della trama del film (magari dichiaratamente sopra le righe), perché passa il tempo a sindacare sugli aspetti logici di quel che vede. “Quel fucile ha sparato due colpi di troppo! Il Colt Commando M4 ha un caricatore da 30, non da 32!” Oppure: “Un robot non può essere altro 18 metri, sarebbe troppo sbilanciato!” Fastidioso come una crosta nel naso.

  • Il bimbo minkia

Questo non lo scegli: te lo trovi di fianco. E’ il classico 15-18 enne che trascorre tutto il tempo dello spettacolo a sghignazzare durante scene tragiche, e il resto a chattare su Facebook, col cellulare retroilluminato come i fari di una rompighiaccio. Per la serie: un calcio nel culo può essere educativo.

  • Il Profano assoluto

Non ha mai visto un film di genere in vita sua. Quindi vi riempirà di domande dall’inizio alla fine del film. Domande stupide (o che almeno ai vostri occhi appariranno tali) e infantili. Salvo poi scoprire, alla fine del film, che non ha capito un cazzo lo stesso.

  • L’Alternativo

L’alternativo ha un unico scopo nella vita: esprimere un’opinione contraria. Sicché, se il film piace alla maggioranza, per lui è una merda. Se fa schifo, a lui piace. Distinguersi è la sua missione, ma lo fa come farebbe la cagata di un cane su un velo da sposa. Perché non sempre fare gli alternativi è elegante.

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(A.G. – Follow me on Twitter)


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