Il mio romanzo racconta due generazioni di storia sociale e familiare italiana, attraverso i due personaggi principali.
Il primo è il fantasma di un uomo politico, morto da poco. Più che un politico corrotto, Diecipercento era la corruzione fatta persona; ma dietro lo stereotipo del ladro di mestiere si nascondevano molte sorprese. Per esempio, non era un uomo senza scrupoli e senza valori: aveva delle regole e le seguiva. Erano regole molto semplici, adatte a una vita molto semplice, molto piccola, una vita che si può vivere nella provincia italiana.
Non è un caso se il protagonista del romanzo è un fantasma: il suo punto di vista, insolito e straniante, rivela i lati più assurdi del nostro quotidiano. L’ambiente, invece, è indeterminato per rispecchiare qualsiasi cittadina della provincia italiana e quindi favorire l’identificazione del lettore.
Questo romanzo ha ricevuto molte recensioni positive, ma a volte è stata criticata la quarta di copertina perché lascia credere che si tratti di un romanzo di genere, un giallo o un noir. Di certo non si tratta di un giallo classico: lo definirei un giallo psicologico, dove la realtà sociale svolge un ruolo fondamentale. Come hanno scritto in un’altra recensione, infatti, il mistero c’è e il fantasma deve risolverlo per tracciare la sua “linea di morte”, cioè per comprendere fino in fondo il passato e chiudere la partita.
L’altra protagonista del romanzo è Margherita, la nipote di Diecipercento, soprannominata la Gran Signora dei tonti. Lei, l’ingenua di famiglia, la pecora nera, è l’unica che non crede alla versione ufficiale della morte di suo zio ed è tornata per cercare la verità. Anni prima era fuggita lontano dalla famiglia, di cui non condivideva i valori fondamentali: arricchimento, potere, opportunismo, familismo amorale. Il fantasma di zio Dieci la riconosce durante il suo funerale e decide di seguirla nella sua indagine. Spera di scoprire con lei il suo assassino.
Anche Margherita deve tracciare la sua linea di morte per ricominciare una nuova vita, libera dai fantasmi di famiglia. La ricerca dell’assassino si trasforma in discesa nella memoria, indagine psicologica, confronto di valori.
Titolo: Diecipercento e la Gran Signora dei tonti
Autore: Antonella Di Martino
ISBN: 978-88-97044-20-8
pp: 128
Editore: Autodafé
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