LONDRA – Mangiare tutto ciò che vuoi per 15 giorni e poi digiunare per altri 15. Dopo la dieta del 5:2 arriva la dieta “del cavernicolo” dalla Gran Bretagna, dieta che in 30 settimane ha permesso a chi l’ha provata di perdere 12 chilogrammi. Il principio, come per la 5:2, è sempre lo stesso. Il digiuno, alternato ad una alimentazione senza privazioni, riattiva il metabolismo, che sarebbe altrimenti “impigrito” da una continua rinuncia a calorie e grassi.
A spiegare la nuova dieta è Vittorio Sabadin su La Stampa:
“La nuova dieta prevede dunque di comportarsi come uomini primitivi: mangiare a sazietà per alcuni giorni e digiunare per altri. Il rapporto di 5 giorni senza limiti e di 2 giorni nei quali si riduce l’apporto calorico a 500-600 calorie era considerato ottimale e la dieta 5:2 aveva cominciato a diventare popolarissima.
Ma ora una nuova ricerca condotta dalla professoressa Nuala Byrne nel Queensland ha trovato un modo ancora più efficiente di tornare all’età della pietra. Ha preso 36 uomini obesi e li ha divisi in due gruppi. Il primo gruppo è rimasto a dieta, in modo continuativo, per 16 settimane. Il secondo gruppo si è nutrito normalmente per 2 settimane e ha digiunato per le 2 successive nell’arco di 30 settimane, restando a dieta, di fatto, per lo stesso periodo del primo gruppo. I risultati sono stati strabilianti: il digiuno intermittente ha fatto perdere in media 12 chili, il doppio del digiuno continuo”.
L’idea è che l’organismo, se tenuto a digiuno per troppo tempo, tende a immagazzinare grassi per affrontare la “carestia”. Interrompere il digiuno invece riattiva il metabolismo:
“Meglio dunque alternare il digiuno a periodi di alimentazione normale, cosa che tranquillizza l’organismo, rimette in moto il metabolismo e consente di consumare comunque meno calorie di prima, senza soffrire troppo”.