Dietologi contro nutrizionisti: lo strapotere di casta

Creato il 11 aprile 2011 da Jele
Questo è il momento dell'anno in cui, prima o poi, si passa davanti allo specchio per analizzare dove si sono piazzati esattamente i residui dei bagordi invernali. C'è chi grida per la cellulite, chi per la chiappe a comodone e chi per la pancia a mongolfiera. Lo sanno benissimo i dietologi italiani che hanno pensato di giocare un colpo basso ai concorrenti biologi nutrizionisti proprio nei mesi di maggiore richiesta. Ma diciamo che più che un colpo basso è stata una vera mazzata nelle...ginocchia, una di quelle che ti stende e ti rovina.Ah il potere. Quanto può? E che sapore dà usarlo? E' bastato un comunicato stampa, diffuso presso tutti i maggiori organi di diffamazione, volevo dire informazione, per gettare discredito sui nutrizionisti. Il Corriere della sera ha pubblicato un articolo in cui si dice chiaramente che i nutrizionisti sono pericolosi, non sufficientemente specializzati, che sbagliano molto facilmente nel dare diete sbilanciate che generano scompensi e problematiche varie nelle persone che si rivolgono a loro. Viene citata una sentenza del tribunale di Roma che respinge la causa per diffamazione dell'ordine Nazionale dei biologi, in cui si dice che solo i medici possono prescrivere diete. Esclusività quindi. E fine dei giochi.Peccato però che questa sentenza sia un abuso.Un abuso basato sull'interpretazione di una singola parola: prescrizione.Il biologo nutrizionista, secondo la sentenza, non può prescrivere, ma solo suggerire, elaborare e descrivere una dieta.Eppure il Consilgio di Stato ha affermato con la sentenza 6394/05 che "le competenze del biologo in campo nutrizionale afferiscono ad una serie di atti ed attività fra le quali: la prescrizione di diete, sia in funzione dei fabbisogni nutritivi sia in funzione delle intolleranze alimentari; l'elaborazione di diete destinate sia a soggetti sani sia a soggetti cui è stata diagnosticata una patologia; la prescrizione, o anche, il semplice consiglio o indicazione di integratori / supplementi alimentari ed altri prodotti dietetici di libera vendita".Un giudice può esprimersi contro il parere del Consiglio di Stato? A me non risulta, almeno non secondo la legge. Eppure.I biologi hanno anche richiesto un ulteriore parere al Consiglio Superiore di Sanità (ordine tecnico il cui giudizio è insindacabile), che ha ribadito il concetto espresso dal Consiglio di Stato, aggiungendo solo l'ovvia necessità di preventive analisi mediche per soggetti affetti da patologie. Quindi come può il Tribunale di Roma sostenere che siano solo i medici a poter prescrivere diete e dare consigli nutrizionali? E le decine di migliaia di biologi nutrizionisti sparsi per l'Italia cosa dovrebbero fare? Mangiare per la disperazione fino a scoppiare di grasso? E sarà mica un caso che una sentenza di cui, onestamente, frega solo ai diretti interessati, sia stata rimbalzata sui giornali proprio in periodo di crisi da senso di colpa pre-estivo? O forse sarà che la casta medica ha usato il suo strapotere per schiacciare una categoria emergente di concorrenti che aiutano la persone a rimettersi in forma senza i prezzi folli delle visite ambulatoriali, che ti fanno iniziare la dieta dal momento in cui perdi dieci chili staccando l'assegno del loro onorario?Il pesce grande mangia ancora una volta il piccolo, ma non per dimagrire, per ingrassare.Mabasta!

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