Dietro il 9 di dicembre. Le dichiarazioni di alcuni movimenti politici di estrema destra

Creato il 07 dicembre 2013 da Yellowflate @yellowflate

Meno di quarantottore al presunto blocco di Italia, intanto le Questure e le Rappresentanze Territoriali del Governo fanno sapere che per garantire il diritto di tutti alle libere manifestazioni è doveroso avere comportamenti consoni. Intanto sembra che i presidi avranno il via in tutta Italia. Intanto in Sicilia il presunto blocco della benzina è stato ritrattato quindi non ci sarà la tanto temuta serrata dei distributori.

Intanto il web è in agitazione, si continua a rilanciare il presunto blocco degli autotrasportatori quando è cosa nota che le associazioni di categoria hanno comunicato parecchi giorni fa la loro non adesione alle giornate di fermo ed infatti Rocco Girlanda dichiara: “Ritengo sia doveroso chiarire che lunedì 9 dicembre non è un fermo del settore dell’autotrasporto, ma solo di alcuni che aderiscono a movimenti di protesta concomitanti con altre categorie che hanno in animo forme di dissenso eclatanti a livello nazionale e che stanno assumendo in questi giorni preoccupanti toni di carattere ‘rivoluzionario’, dal quale si discostano tutte le maggiori associazioni dei vettori”.

Intanto nel web si rimpalla la necessità di non portare bandiere perchè non ci saranno adesioni di partiti politici o sindacati ma intanto navigando in rete si trova la conferma dell’adesione di Forza Nuova che risulta essere un movimento politico, partito,

Si legge nel sito del movimento politico di estrema destra

ll Segretario Nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, dopo la riunione della Direzione Nazionale del movimento, tenutasi ieri a Roma, dichiara: “Forza Nuova aderirà alla protesta dei lavoratori italiani che inizierà la notte dell’ 8 dicembre e si protrarrà attraverso una serie di manifestazioni e di blocchi in tutta Italia. Sulla scia, infatti, di ciò che avvenne due anni fa in Sicilia e in tutto il centro-sud, agricoltori, autotrasportatori, commercianti, imprenditori e disoccupati scenderanno di nuovo in piazza, a partire dall’ 8 dicembre, con le loro specifiche rivendicazioni, e con alcune richieste fondamentali che saranno il comune denominatore di questa lotta: la sovranità monetaria, l’ eliminazione delle accise sulla benzina e il blocco delle provvedimenti esecutivi di Equitalia. Questa protesta che passerà alla storia come la “Rivolta dell’ Immacolata” sarà il primo atto di una Rivoluzione Italiana che finalmente uscirà dall’ orbita dei partiti, dopo vent’anni di frustrazioni legate a Berlusconi prima e a Grillo poi.” “Sarà una protesta, continua Fiore, che esploderà con la sua veemenza interclassista, sociale, per la difesa della ricchezza, delle libertà e della dignità del popolo italiano, nello stesso momento in cui con incredibile noncuranza e cinismo, il Governo programma aumenti di tasse, benzina ed Imu, in attesa dell’ ulteriore mazzata dei 50 miliardi previsti per il Fiscal Compact, approvato in modo univoco da tutto il Parlamento.” “Se la risposta del Governo alla “Rivolta dell’ Immacolata” sarà anti sociale e repressiva, per il popolo italiano si aprirà inevitabilmente la strada della protesta ad oltranza e della sciopero fiscale. Con il suo consueto stile di forza radicale ma responsabile, Forza Nuova chiede dunque a tutti i suoi dirigenti e militanti di partecipare attivamente allo sciopero generale che inizierà nella notte dell’ 8 dicembre, dando supporto senza simboli di partito, ma da Italiani orgogliosi di sventolare la bandiera della Rivoluzione.”

Simile appello anche nello spazio web di Casa Pound“Invitiamo a caldeggiare fra i vostri contatti, amici e familiari l’idea che questa mobilitazione va sostenuta anche se provocamomenta nei disagi, anche se mancheranno momentaneamente alcuni generi alimentari o carburanti. Dobbiamo sostenere i produttori italiani e le categorie, ridotte in ginocchio e divorate da tasse folli che servono solo a pagare gli interessi di un debito truffa, da importazioni di merci e prodotti frutto di concorrenza sleale e schiavitù, da una classe politica corrotta, incapace e pronta a svendere l’Italia al miglior offerente”.

Non migliori poi sono le parole espresse  di Danilo Calvani, che in una conferenza stampa  avrebbe spiegato che dopo la caduta del governo ne servirà uno temporaneo che alla guida veda una figura militare.

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