La mafia che ci guadagna se muoiono delle ragazzine? Una maggiore attenzione delle forse dell'ordine non fa certo comodo a costoro. Chi altri può avere convenienza a realizzare un simile orrendo crimine? A chi fa comodo massacrare ragazzine che stanno aspettando di andare a scuola?
Strategia della tesnione è la sola risposta logica, in un'Italia che ha conosciuto da sempre intrecci tra servizi segreti, terroristi, personalità istituzionali, in un'Italia dove quando monta la protesta sociale scoppiano gli attentati che mirano a screditare le rivendicazioni della gente che protesta.
Il mio sospetto cade quindi sulle solite élite criminali le quali, mentre ci fanno mancare i soldi e ci avvelenano l'aria che respiriamo, dirottano altrove l'interesse dell'opinione pubblica, criminalizzano le proteste sociali e cercano scuse per un inasprimento delle leggi repressive.
Simile parere viene espresso in maniera argomentata dal giornalista investigativo Enzo di Frenna nel suo ottimo articolo Strage di Brindisi l'identik dei mandanti dal quale traggo queste righe:
Dopo l’attentato il procuratore Motta ha riferito: “Potrebbe non essere la mafia”. Il Ministro dell’Interno Cancellieri: “Modalità anomala per la criminalità“. Quindi la matrice – con il mio ragionamento da cronista di giudiziaria – è da ricercarsi altrove. La natura altamente mediatica e l’uso di bombole del gasi con timer (l’esplosivo lascia tracce, insegnano gli investigatori che ho conosciuto) possono far pensare a professionisti ben pagati. Se la pista della Sacra Corona Unita e della Mafia sembra poco plausibile, cosa rimane? Forse proprio qualche potere deviato dello Stato, che non si muove mai senza il consenso della massoneria.Della medesima opinione è il coraggioso giornalista Gianni Lannes nel suo articolo TENTATA STRAGE A BRINDISI: UN MORTO E SETTE FERITI. STRATEGIA DELLA TENSIONE del quale riportiamo le righe conclusive
Terrorismo di Stato? - L’obiettivo sembra un diversivo, insomma un classico depistaggio dell’intelligence più o meno deviata che alberga nel Belpaese. Chi sono i mandanti? Qual è il movente? Una cosa è chiara: la “criminalità organizzata”, o meglio la Sacra Corona Unita non avrebbe interesse ad accendere l’attenzione sulle sue attività illecite, risvegliando lo Stato in perenne letargo, per cui ogni tanto fa il lavoro sporco. E allora, come si spiega? Forse, il sistema di potere ha rimesso in moto la collaudata macchina rodata dalla Cia con la strage di Portella della Ginestra (1 maggio 1947), nota come “strategia della tensione” che tante vittime innocenti ha già mietuto in passato. I tempi sono bui e dall’alto si alimenta il caos. La bomba a Brindisi con il corollario di vittime innocenti sembra la prima di una lunga serie. La “strategia della tensione” è in uno stretto legame con il fenomeno generale del terrorismo di stato e indica la partecipazione nascosta (o comunque il benestare) di settori dello Stato in azioni terroristiche ai danni del popolo italiano. Cui prodest? E’ magari un violento tentativo ideato molto in alto, come nel passato, per imbrigliare, anzi sedare sul nascere la pacifica protesta sociale per condizioni di vita ormai impossibili? SONO PRONTE PER CASO LEGGI SPECIALI?In ultimo credo sia opportuno ricordare che disordini, tensioni, violenze, tutto è utile al progetto di creare Caos per poi portare l'Ordine (secondo il classico schema problema/reazione/soluzione): causi disordine e aspetti che la gente sia pronta ad accettare un nuovo ordine che pacifichi la situazione, peccato che il nuovo ordine sarà una dittatura ancora peggiore della presente finta libertà.
Creare ordine dal caos, il caos come un pretesto per ridisegnare l'ordine delle cose a proprio piacimento, un po' come la crisi economica del 1929 che è servita alle banche grani a fagocitare le banche piccole, ed a velocizzare la creazione della Federal Reserve (banca "nazionale" statunitense, in realtà una banca privata che tramite il meccanismo del signoraggio causa la creazione del debito pubblico e sottrae risorse allo stato).