Il progetto che doveva trasformare Villa Fernandez, confiscata alla camorra, in una comunità di recupero per i tossicodipendenti è stato fermato dal Comune.
Questo dietrofront è diventato la causa dei contrasti tra Comune e Arcidiocesi di Napoli in quanto l’amministrazione Marrone ha intenzione di destinare la villa per farne una casa delle associazioni del territorio e sistemarvi un centro per diversamente abili mentre la cooperativa legata alla Chiesa cattolica vuole dedicare quello spazio per farne uno centro di recupero per tossicodipendenti. “La Curia è proprietaria di altri locali a Portici, come quelli di via Libertà oggi affittati all’Asl Napoli 3. Possono mettere lì i tossicodipendenti e lasciare libera villa Fernandez” questa è la tesi sostenuta da Raffaele Cuorvo, assessore alle politiche sociali. L’accaduto ha lasciato amareggiato Il cardinale Crescenzio Sepe.