Apri un blog, sull’argomento che più ti piace, e non ti rendi conto che sei anche chiamato a difendere la tua economia.
Da che cosa? Dalla tentazione di omologarsi. Certo, può sembrare eccessivo e sciocco pensare di associare un termine “importante” come economia, a qualcosa di… bizzarro? Frivolo? Come il blog.
E invece no.
Forse è il caso di ricordare cosa significhi “Economia”. Deriva dal greco, e vuol dire “Amministrazione della casa”. Che dovrebbe essere buona, ma meglio lasciar perdere per non rischiare di aprire la porta su argomenti che esulano dalle mie competenze.
Il blog è in un certo senso la tua casa, l’elemento grazie al quale ti presenti a dei perfetti sconosciuti. E la sua amministrazione deve tenere in debito conto di quello che sei, e di quello che c’è là fuori.
Certo, puoi scegliere come meglio amministrare questa tua particolare casa. Ma tieni presente questo. Col Web, chiunque può pubblicare contenuti attraverso blog e quant’altro, ma non tutti i contenuti hanno il medesimo peso.
Non si tratta solo del “peso” che un marchio importante ha, per esempio un costruttore di automobili, rispetto a un blog che si occupa di alabarde medievali. E spesso le dimensioni, il peso appunto, ha avuto come conseguenza quella di amplificare a dismisura gli errori. Il vantaggio di essere piccoli: se commetti degli errori, le conseguenze sono limitate, e tu fai esperienza.
La tua economia può permettersi il lusso di sbagliare certi investimenti, e se ne accorgeranno in pochi.
Mentre ci sono stati scivoloni clamorosi che hanno coinvolto realtà importanti, e in molti (gli utenti, e chi altrimenti?) che sono stati a guardare, hanno reagito un po’ come Tuco, nel film “Il buono, il brutto, il cattivo” di Sergio Leone:
I tipi grossi come te mi piacciono, perché quando cascano, fanno tanto rumore.
È una reazione spesso sbagliata, perché capita un po’ a tutti di cadere, di sbagliare; succede. Ed esiste sempre la possibilità di imparare dalle cadute.
Torniamo però all’argomento del post. Se è vero che non tutti hanno il medesimo peso, è inutile rincorrere mode o trend, mentre vale di più specializzarsi in quello che si sa fare.
Là fuori ci sono persone, e questo spesso si dimentica. E se desideri che la tua economia non solo ci sia, ma sia in grado di mettere in movimento relazioni, riflessioni, idee e altro ancora, devi per forza di cose lavorare sulla tua voce. Sul tipo di sguardo che possiedi.
Di fronte a una quantità ciclopica di contenuti, le persone hanno imparato a distinguere tra le realtà Utili, e quelle Importanti.
Le prime (sto semplificando), spesso sono legate ad aziende o realtà che servono alle persone: forniscono servizi, vendono prodotti, offrono assistenza o aiuto.
Le seconde… lì puoi trovare il tuo spazio. Difendere la tua economia significa sapere quello che c’è attorno a te, e proprio per questo, invece di andare a rimorchio, dovresti agire in modo che i tuoi contenuti abbiano la tua impronta. Il tuo stile e la tua voce.
Una economia specializzata potrebbe essere la tua carta vincente. Potrebbe.