difendiamo l’acqua

Creato il 05 febbraio 2011 da Andreaant54

acqua bene comune

Il successo per la raccolta delle firme contro la tentata privatizzazione dell’acqua pubblica dimostra il baratro che divide gli interessi delle persone comuni, che vivono ogni giorno e si preoccupano della loro e dell’altrui qualità della vita, da quelli dei politici che facendo finta di occuparsi dei problemi comuni in realtà brigano ormai esclusivamente a vantaggio di chi vuole arricchirsi  speculando  e appropriandosi  dei beni comuni.

Purtroppo i mezzi di comunicazione più alla portata di tutti, penso alla televisione, hanno tradito in gran parte la loro missione educativa e informativa e propongono una visione della società totalmente falsa e molto diversa da quella reale, impedendo a molti di rendersi consapevoli di cosa si trama alle loro spalle. Ma il buon senso per fortuna ancora guida molti cittadini.

Così ogni qual volta  ci si è dovuti battere per la difesa dei beni essenziali, tutte le persone comuni, al di fuori da ogni schema e pregiudizio, colore o personale appartenenza si sono mosse solidarmente, sconfessando con la loro semplice,ma ferma azione, l’operato di chi si era convinto che gli italiani fossero ormai un popolo credulone e facilmente manovrabile. Certo su molti temi è difficile per molti accedere ad una informazione corretta e spesso non si è pienamente avvertiti di quali effetti a breve o lunga scadenza certe leggi apparentemente neutre possono avere sul benessere della popolazione.

Per le asociazioni che si battono volontariamente a difesa dei beni naturali non è facile mantenere alto il chi va là, a differenza dei partiti e delle imprese che possono investire in pubblicità a loro favorevole notevoli risorse economiche nel tentativo di  orientare favorevolmente l’opinione pubblica. Per questo, malgrado tali difficoltà, l’adesione massiccia alla richiesta di referendum popolare è stata una grande vittoria. Purtroppo essa è solo il primo arduo gradino; l’altro sarà quello del referendum vero e proprio che dovrà ottenere una massiccia adesione, cosa che appare difficile visti i risultati di molti referendum effettuati in passato. Tutti quelli che hanno a cuore una comunità solidale, libera di decidere come voler vivere e con piena disponibilità dei beni comuni hanno di fronte un grande impegno nelle attività d’informazione e convincimento. Penso però che l’azione del passaparola, sia attraverso la rete, ma anche i contatti personali possa portare a risultati notevoli.