Differenziati. Differenzia bene. -plastica-

Da Alessandra De Giorgi @AlesDeGiorgi

La natura e i suoi processi dovrebbero essere fonte di ispirazione per noi, dovremmo costantemente osservare e imitare. In natura nulla viene buttato via, ma esiste un circolo VIRTUOSO che permette di dare nuova vita a tutto ciò che ha terminato il proprio ciclo di vita. Allo stesso modo, noi dobbiamo imparare a valorizzare i rifiuti che produciamo. Ovviamente dovremmo imparare a produrne meno, quando non è possibile farlo bisogna affidarsi alla raccolta differenziata.

Perché differenziare? Perché è il modo migliore per preservare le risorse naturali, limitando l’inquinamento e garantendo anche un notevole risparmio economico. Con il riciclo di 1.000 tonnellate di plastica  si ottiene il risparmio di circa 3.500 tonnellate di petrolio.

Purtroppo però, sebbene la raccolta differenziata sia entrata nelle abitudini di molti, sono ancora tanti gli errori che facciamo. Innanzitutto è bene fare riferimento alle tabelle che ogni comune distribuisce ai propri cittadini, inoltre c’è anche la tecnologia che ci da una mano, ci sono infatti numerose applicazioni da interrogare in caso di dubbi, e sviluppate ad hoc per determinate città.

Innanzitutto è bene specificare che  tutte le plastiche prese isolatamente sono riciclabili, ma talvolta nel flusso della raccolta differenziata finiscono anche imballaggi che non possono essere avviati a riciclo. Questo perché o sono troppo piccoli, o contaminati da altri rifiuti, o c’è la compresenza di più materiali non del tutto riciclabili. Quello che possiamo fare noi è attenerci alle regole del nostro comune o dell’azienda che si occupa della raccolta, e che selezionerà poi le tipologie di plastica a livello industriale a fine raccolta.

Inoltre con  piccoli e semplici trucchetti possiamo evitare i piccoli errori che compromettono la qualità della raccolta:

- bisogna riciclare solo gli imballaggi, quindi tutto ciò che è concepito per contenere, proteggere, trasportare delle merci;

- utilizzare sacchetti dello stesso materiale del rifiuto da differenziare: la plastica in un sacchetto di plastica;

- pennarelli, biro e giocattoli in plastica NON si riciclano, quindi bisogna buttarli nell’indifferenziata;

- le confezioni di biscotti, caffè e pasta NON devono essere gettati nella plastica, ma per essere sicuri controllare le confezioni, alcune riportano le indicazioni specifiche, il simbolino di untriangolo con codice 07 indica che non è riciclabile;

- i tappi di plastica possono seguire tranquillamente il proprio contenitore;

- bicchieri e piatti  di plastica, dal 1° Maggio 2012, si possono riciclare, ma non le posate, e prima di essere gettate bisogna assicurarsi di eliminare le tracce solide e liquide, senza sprecare troppa acqua;

- vaschette in polistirolo, per le quali però è bene seguire le linee guida del proprio comune; anche queste vanno lavate e asciugate prima di essere gettate.

E’ sempre bene comunque preferire prodotti che utilizzano imballaggi recuperabili ed ecocompatibili, o addirittura fare la spesa alla spina.

In alternativa ci sono tanti modi creativi per riutilizzare le bottiglie di plastica, ecco, ad esempio, cosa fanno in Nigeria.