Cosa succede quando il satiro viene satireggiato? Quando il comico deve confrontarsi con un altro comico che gli fa il verso? È quello che è successo di recente a Beppe Grillo. Dopo tutto il batti e ribatti di insulti fra Grillo e Bersani (Zombie, fascista ecc.), Roberto Benigni va a Reggio Emilia, alla Festa Democratica, e cerca di sdrammatizzare tirando fuori un fax inventato che Grillo avrebbe mandato a Bersani. Apriti cielo. Grillo s’incazza : “Gli artisti invitati sul palco (della festa nazionale del Pd, ndr) lo fanno per solidarietà verso il pdmenoelle o a fronte di un ricco cachet? E questo cachet a quanto ammonta? Domande perdute nel vento, blowing in the wind...”. E ancora si chiede: “Ma quanto esattamente? Con che soldi sono organizzati? Forse quelli del finanziamento pubblico o grazie alla generosità di imprenditori ‘amici’ e disinteressati, tipo Riva (il proprietario dell'Ilva di Taranto, ndr) per intenderci? ”.
Pronta la replica di Lucio Presta, il manager di Benigni: “ Per abitudine non prendiamo soldi dai partiti e anche questa volta non abbiamo incassato nulla dal Pd, ma dai biglietti venduti per lo show.Nel mondo dello spettacolo se c'è gente che viene a vedere l'artista e paga, incassiamo, altrimenti no. Non c'è nessun minimo garantito. Se poi Grillo vuole discutere di cachet, anche del suo, naturalmente , sono sempre pronto a incontrarlo”.
Ma perché Grillo s’incazza se viene satireggiato? Perché non ci sta quando un altro comico lo sbeffeggia? Semplice: perché non è più un comico; è un politico e notoriamente i politici non hanno grande senso dell’umorismo.
Sono molti i comici “schierati” (per usare un termine caro ai fan del nostro ex-presidente del consiglio), questo è pacifico. Se diciamo che Gene Gnocchi o Maurizio Crozza o per l’appunto lo stesso Benigni, non hanno mai nascosto le loro simpatie per il PD, non abbiamo fatto una grande scoperta. Alle volte ho provato anche a mettermi nei panni del berlusconiano di turno che invitato a Ballarò, deve sorbirsi gli sberleffi di Crozza sfoggiando sorrisi finti come una parrucca per mal celare il suo umore terreo. A volte invece il berlusconiano di turno sbotta. Un caso per tutti fu quello della Carfagna che (cascando dal calendario) trovò la faccia di dire a Crozza: " quanto le manca Berlusconi?".
Va anche detto che Crozza normalmente è solito fare battutine innocenti all’indirizzo del suo idolo Bersani ( che ha imitato facendolo diventare una sorta di spara-proverbi divertentissimi, rendendolo di conseguenza un personaggio “ proverbiale” a dispetto della figura sostanzialmente scialba che di fatto è), laddove sa poi essere decisamente pesante nei confronti degli avversari, ovvero le stesse persone che non avendo la sua genialità ( o quella dei suoi autori), spesso liquidano tutto con “comunisti” o “ coglioni”, ma ciò non toglie che anche Crozza non sia scorretto.
Alla Festa Democratica non è successo niente di tutto questo: Benigni non ha rivolto a Grillo nessuna battuta pesante (anche perché è un comico anche lui e fra cani non ci si mozzica). Basta rivedere il video per rendersene conto: un semplice sberleffo. Grillo cosa avrebbe potuto fare? Tirare fuori dal suo repertorio di comico la battuta con la quale seppellirlo, ça va sans dire. E invece no: gli dice la stessa cosa che disse tanto tempo fa a Benigni un personaggio che di recente, proprio Grillo ha definito “container di merda”, cioè Giuliano Ferrara. Gli chiede “ quanto prendi?”. Era il 2002 e l’elefantino se la prese con Benigni al festival di Sanremo, definendolo “star di regime”. Ferrara minacciò il lancio delle uova (che poi ci fu, ma solo sul televisore di casa sua mentre veniva mandata in onda la performance del comico toscano), alzò la solita polemica inutile e sgradevole, dando in definitiva l’ennesimo pietoso spettacolo di se: esattamente quello che oggi ha dato Grillo emulo del Ferrara di allora e di tutti i berlusconiani con scarso senso dell'umorismo; quelli che ridono solo alle barzellette di Silvio e quelli che oggi Grillo ha imbarcato in massa e hanno cambiato barzellettiere. Salve a tutti e ben tornati dalle vacanze.