Diffondete!!!

Creato il 04 maggio 2012 da Lacagliaritana

 

6 maggio in Sardegna REFERENDUM …

 nessuno ne parla… scarsa informazione

FAR CIRCOLARE!!

LA PEGGIOR CASTA DEI NOSTRI TEMPI, CON LA COMPLICITA’ DEI “MEDIA” AMICI, SI DIFENDE CON LA DISINFORMAZIONE .

POCHI INFATTI SONO AL CORRENTE CHE IL 6 MAGGIO SI TERRANNO REFERENDUM ABROGATIVI E CONSULTIVI,

CHE, SE RAGGIUNGERANNO IL QUORUM, POTREBBERO CAMBIARE IL VOLTO DELLA POLITICA NELLA NOSTRA ISOLA .

INFATTI NESSUNO PARLA DEI PROSSIMI REFERENDUM, POCHISSIMI SANNO SU CHE COSA SAREMO CHIAMATI A VOTARE PERCIO’ E’ BENE CHE QUESTA RASSEGNA VENGA INVIATA AL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE POSSIBILE.

Il quorum è del 33,3% degli aventi diritto, possiamo e dobbiamo farcela,

 PERCIO’ MI RACCOMANDO  il   6 Maggio prima si vota e dopo al MARE

  Avere il futuro nelle proprie mani. E’ quello che sognano tutti, probabilmente. I sardi avranno tra le mani il futuro loro, dei loro figli e della Sardegna. Il 6 maggio, andando al seggio elettorale, riceveranno le schede con i 10 quesiti referendari, i 10 referendum che cambieranno la Sardegna e, con un tratto di matita copiativa, diranno alla politica cosa davvero vogliono: un’Isola migliore dove non esistano caste di nessun tipo, un luogo dove i costi della politica siano solo quelli necessari per l’esercizio della democrazia, senza abusi. Un luogo dove i sardi contino davvero perché scelgono, con le primarie, chi li rappresenterà alle elezioni.

Un’Isola con un nuovo Statuto scritto da un’Assemblea Costituente, che rappresenti davvero il popolo sardo.

 Tutto questo accadrà il 6 maggio. Una possibilità unica, irripetibile, che i sardi – se davvero  non vogliono solo lamentarsi e piangersi addosso – devono cogliere.

Il 6 maggio i sardi non si lasceranno sfuggire questa straordinaria occasione: con un semplice gesto cambieranno davvero la Sardegna. Perché è veramente bello avere il futuro nelle proprie mani.

4 REFERENDUM PER L’ABOLIZIONE DELL’ENTE PROVINCIA.

4 referendum abrogativi (sono quattro le leggi regionali che devono essere abrogate per cancellare le nuove Province “regionali”).

 5° REFERENDUM CONSULTIVO,

che dichiara la volonta’ popolare di abrogazione anche delle quattro province storiche.

Siamo convinti che le forme associative di collaborazione tra i Comuni garantiscano assai meglio la gestione dei servizi in condivisione e siano assai più duttili per assecondare le nuove esigenze delle comunità locali, con maggior controllo della qualità erogata da parte dei cittadini e applicazione dei principi di sussidiarietà e di federalismo municipale nei quali crediamo.

6° REFERENDUM ABROGATIVO DELLA LEGGE REGIONALE CHE DETERMINA “INDENNITA’ E   STATUS DEI CONSIGLIERI REGIONALI”.

Non c’e dubbio che senta la necessità di un ridimensionamento delle garanzie economiche e dello “status” del consigliere regionale, che siano in maggior sintonia con la drammaticità della nostra attuale situazione economica.

E ‘ evidente che una classe dirigente che si appresta a chiedere sacrifici ai sardi deve per prima dimostrare di essere disponibile a fare sacrifici.

Senza voler fare demagogia a buon mercato, anzi con l’intento di difendere la “buona politica” e di restituirle la dignità e l’autorevolezza che merita

7° REFERENDUM CONSULTIVO PER L’ABROGAZIONE DEL VOTO SEGRETO NEL CONSIGLIO REGIONALE.

Il Consiglio Regionale sardo, sostanzialmente, non ha competenza legislativa in materia etica, che configuri, quindi, la necessità dell’esercizio della libertà di coscienza. Il Consiglio non si occupa di eutanasia, né di diritto della famiglia.

Il voto segreto viene invece, spesso e inopportunamente, utilizzato per inviare “avvisi obliqui” o per tendere “imboscate parlamentari” ad assessori o leggi in discussione (l’ultimo, non edificante esempio è stato rappresentato dal voto segreto che ha affossato la riduzione a 50 del numero dei consiglieri regionali!).

Ci sembra invece giusto che i sardi sappiano sempre come votano i loro rappresentanti eletti, che devono rispondere ed esser giudicati anche per i loro comportamenti in Aula.

8° REFERENDUM CONSULTIVO PER L’ABROGAZIONE DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DEGLI ENTI REGIONALI.

Gli Enti regionali sonospesso gravati da costosi Consigli di Amministrazione i quali,  piuttosto che utilizzare a fini di interesse generale, professionalità di grande competenza, finiscono per diventare lo sbocco per le  seconde file della politica

Siamo convinti che il ruolo “strumentale” degli Enti rispetto alle politiche regionali sia meglio garantito da una figura-guida monocratica, scelta per la propria capacità e competenza tecnica.

  9°REFERENDUM CONSULTIVO PER L’ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, PREVIA SELEZIONE DELLE CANDIDATURE TRAMITE LE “ELEZIONI PRIMARIE“.

L’elezione diretta del Presidente della Regione garantisce fondamentali spazi di libera scelta a tutti i cittadini sardi.

Rispetto alla situazione attuale, il referendum introduce il principio della obbligatorietà delle elezioni primarie per la scelta dei candidati Presidenti, evitando candidature “calate dall’alto”, non precedute da un adeguato percorso di scelta popolare.

 10° REFERENDUM CONSULTIVO PER LA RISCRITTURA DELLO STATUTO SARDO TRAMITE L’ASSEMBLEA COSTITUENTEE.

Nell’attuale quadro evolutivo del federalismo italiano che, sempre più, rischia di mettere in discussione i fondamentali diritti di cittadinanza dei cittadini sardi, è  indispensabile che la riscrittura del nostro Statuto speciale avvenga attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento di tutta la società sarda, che stabilisca con forza, attraverso una propria Assemblea Costituente eletta a suffragio universale, i punti fondanti della propria identità di comunità nazionale e dei propri rapporti con lo Stato italiano e l’Europa.


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