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Dilettanti allo sbaraglio: dal Governo Renzi, salta fuori un casino al giorno

Creato il 23 giugno 2015 da Tafanus

Una minchiata al giorno, toglie il ronzino di torno (proverbio non cinese)

Dilettanti allo sbaraglio: dal Governo Renzi, salta fuori un casino al giorno

Salta la riforma del catasto. Previsto per oggi, il secondo e cruciale decreto attuativo della delega fiscale in tema di immobili non arriverà invece sul tavolo del Consiglio dei ministri. Un testo molto atteso, e in incubazione da gennaio, in grado di svelare l'algoritmo segreto con cui ricalcolare tutti i valori catastali. A bloccarlo, a pochi giorni dalla scadenza della delega (il 27 giugno), è il caos generato dalle simulazioni approntate dall'Agenzia delle entrate. Numeri pazzeschi, con le rendite che lievitano, in alcuni casi esplodono. Mettendo a rischio l'invarianza di gettito, caposaldo della delega stessa. E dunque aprendo un pericoloso varco ad un nuovo salasso fiscale sul mattone. Se le rendite aumentano, le aliquote di Imu e Tasi devono scendere. Questo vuole il principio dell'invarianza. Ma come declinarla? A livello locale o nazionale? E come tradurla in una local tax, la tassa unica che ricomprenda tutti i balzelli locali, annunciata a più riprese dal premier Renzi? Tutti nodi apertissimi. E possibile crocevia di pesanti frizioni tra governo centrale e locale.

Simulazioni - Secondo i primi calcoli - elaborati dalla Uil-Servizio politiche territoriali in base proprio al possibile algoritmo messo a punto dall'Agenzia delle entrate - i valori degli immobili ottenuti applicando la nuova formula decollano ovunque, sia in centro che in periferia, nonostante lo sconto del 30%, inserito nel decreto per attutire i rialzi. A patire sono le abitazioni oggi classificate come economiche e popolari (A3 e A4), soprattutto se ubicate nei centri storici. A Napoli il valore di una casa popolare in centro sale di sei volte. A Roma di quattro. A Venezia di cinque. Una rivalutazione sacrosanta, laddove i vecchi numeri non fotografano più il pregio reale della magione, in un catasto vecchio di settant'anni. Ma che farà per forza discutere. Il timore è che il fisco segua l'impennata delle rendite. E che il tetto ora fermo a 24 miliardi annui (la somma di Imu e Tasi raccolte da prime e seconde case) possa saltare (di Valentina Conte - Repuubblica)

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