Il cuore di questa storia è la prima guerra dell’oppio, un conflitto tra due mondi profondamente diversi fra loro: una guerra tra un impero mercantilistico ed espansionista (che dopo aver preso possesso stabilmente dell’India e di altre regioni chiave, aveva maturato notevoli interessi verso il grande mercato cinese) e un impero isolato e recluso nel passato, in costante e irreversibile declino.
È interessante come Amitav Ghosh (per cui la storia dell’uomo si fonda sulla volontà del fare) veda nell’imperialismo inglese di inizio ‘800 in Cina e in quello attuale dell’Occidente nei paesi del Medio Oriente una notevole similitudine poiché entrambi questi “mondi” così distanti (ma non troppo) nel tempo si illudono di sostituire culture e storie locali con la propria politica e le proprie tradizioni.
Amitav Ghosh, Diluvio di fuoco, traduzione e cura di Anna Nadotti e Norman Gobetti, Le Tavole d’oro, Neri Pozza 2015.